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Roma Capoccia

La sicurezza non è più parola di destra? Intanto Azione lancia "Illumina Roma"

Marianna Rizzini

Il partito dell'ex candidato sindaco Carlo Calenda promuove un piano di potenziamento dell’illuminazione pubblica che preveda interventi mirati su tutte le aree strategiche della città. Il segretario romano: "Sono i più deboli a pagare la percezione di insicurezza"

La sicurezza non è (più) parola di destra? Sembrano lontani i tempi in cui il leader della Lega Matteo Salvini puntava alla conquista della capitale a suon di video in diretta dalla demolizione delle villette dei Casamonica. E sembra invece vicino, in prospettiva, un tempo in cui i partiti di opposizione al governo Meloni si facciano attori di un ribaltamento del topos, quello che vuole l’assetto “law&order” appannaggio esclusivo della destra. E se, a livello nazionale, il Pd, con i suoi amministratori locali (come a febbraio, in Senato), comincia a organizzare convegni sul tema, Azione si impegna sul territorio della città in cui il leader Carlo Calenda si era candidato sindaco con la campagna “Illumina Roma”.
 

Ecco dunque – spiega il consigliere regionale e segretario romano di Azione Alessio D’Amato, già assessore alla Sanità nella giunta Zingaretti e candidato del centrosinistra alla Regione Lazio – un fine settimana (quello passato) in cui gli esponenti locali del partito si sono sparpagliati nelle piazze per raccogliere segnalazioni e testimonianze dei cittadini sulla carenza di illuminazione pubblica, ed ecco una mail e un numero di telefono dedicati a cui i cittadini possano inviare foto per denunciare l’assenza di luce nei quartieri. Ed ecco anche una mozione, depositata dai consiglieri comunali di Azione Flavia De Gregorio e Antonio De Santis sul tema “percezione di sicurezza”.
 

Si punta, con il testo, all’elaborazione “di un piano di potenziamento dell’illuminazione pubblica che preveda interventi mirati su tutte le aree strategiche della città, in particolare nei parchi pubblici, nei parcheggi, nei sottopassi, negli attraversamenti pedonali e presso le fermate dei mezzi pubblici che sono punti critici per la sicurezza e la fruibilità degli spazi urbani”, e che includa “l’installazione di impianti di illuminazione moderna ed efficiente”. “Chiediamo”, dice al Foglio D’Amato, “un vero e proprio piano regolatore per l’illuminazione pubblica. Siamo soddisfatti della prima risposta di Acea e Comune che hanno annunciato dieci milioni dei fondi del Giubileo per l’illuminazione. Il sindaco Gualtieri sta rimettendo in moto la macchina capitolina,  gli abbiamo fatto un’apertura di credito, ma sul tema della sicurezza è necessaria una maggiore attenzione, soprattutto in area sensibili come le stazioni della metropolitana”. Quindi la sicurezza non è più parola di destra? “È un tema delle forze riformiste”, dice D’Amato, “sono i più deboli a pagare la percezione di insicurezza”
 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.