(foto Ansa)

Roma Capoccia

Aspettando Massenzio. L'estate di Santa Cecilia tra Roma e l'Europa

Mario Leone

Il neo presidente Biscardi appena insediatosi ha già delineato poche (ma ben chiare) linee programmatiche della stagione estiva dell'Accademia

Appena insediato alla guida dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il neo presidente Massimo Biscardi ha già delineato poche, ma chiare, linee programmatiche: la promozione di una musica contemporanea di qualità, la collaborazione con tutte le istituzioni culturali della città e l’istituzione della Basilica di Massenzio come sede  della stagione estiva di Santa Cecilia, primo passo verso una presenza più assidua dell’Accademia nei luoghi di Roma. Nell’immediato c’è il cartellone dell’estate 2025, il primo di Biscardi, sebbene il programma sia stato strutturato dall’ex presidente Dall’Ongaro. L’inaugurazione, il 23 giugno, prevede un’interessante collaborazione con il Teatro di Roma - Teatro Nazionale, per la realizzazione dell’Antigone di Sofocle, accompagnata dalle musiche di scena scritte da Mendelssohn. Sul podio il direttore Francesco Lanzillotta con gli attori Massimo Popolizio e Sandra Toffolatti, incaricati di dare voce alle grandi tematiche che la tragedia greca pone: legge divina e umana, potere politico e sfera privata.

Successivamente, la stagione ritorna alla musica con la costante presenza di Daniel Harding. Il direttore musicale sarà impegnato in un concerto tutto francese, il 30 giugno, con le pennellate impressioniste de La Mer di Claude Debussy e Daphnis et Chloé di Maurice Ravel, quest’ultimo in occasione del 150° anniversario dalla nascita. Harding apre il mese di luglio con il Requiem di Verdi (il 2 luglio all’aperto, nella Cavea dell’Auditorium) per poi accompagnare l’Accademia in giro per l’Europa con una serie di tournée tra Granada, Siviglia, Ravenna e Ravello, per poi riprendere il viaggio europeo a fine agosto (tra Lucerna, Bucarest e Berlino) anche con alcune musiche di Luciano Berio, in occasione del centenario della  nascita. 

A fine settembre si ritorna tra le volte ideate da Renzo Piano, con un grande romano: il premio Oscar Nicola Piovani dirige una selezione di musiche da lui composte, iniziando con la prima esecuzione assoluta del suo Concerto Cantatore e proseguendo con la Rapsodia per clarinetto e orchestra Ciberknife, che vede come solista il primo clarinetto dell’orchestra, Alessandro Carbonare. Poi sarà tempo di una nuova stagione, con le attese che l’accompagnano e il desiderio che Santa Cecilia diventi sempre più quella famiglia musicale che accoglie i romani e tutti quelli che costantemente visitano la Città eterna.