Saverio ma giusto

"Detto senza esagerare, il mondo è un casino". Il posto che abbiamo noi pappemolli

Saverio Raimondo

Ma quando è cominciata di preciso la Terza guerra mondiale? Chi è contro chi? Perché? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Noi da che parte stiamo? Chi è il nemico? Basta, mi arrendo

Era il 2014 quando l’ex Segretario di stato americano Madeleine Albright, in merito all’allora situazione delle relazioni internazionali, disse: "Detto senza esagerare, il mondo è un casino". (Poi l’anno scorso Albright è morta, immagino sempre per non esagerare visto come la situazione delle relazioni internazionali è ulteriormente degenerata rispetto al “casino” di dieci anni fa). Sempre nel 2014, Papa Francesco per la prima volta parlò del fatto che era in corso la Terza guerra mondiale. E’ stato il primo a parlarne, quindi tecnicamente l’ha dichiarata lui. Non succedeva che il Papa dichiarasse una guerra dai tempi delle Crociate. Oggi, dando anche solo una rapida occhiata alla situazione mondiale e vedendo le colonne di fumo, sentendo i boati dei missili, contando i morti e i danni, direi che abbiamo la prova del dogma dell’infallibilità del Papa. Se solo dieci anni fa, al termine di quella sua dichiarazione, Papa Francesco avesse aggiunto "scommettiamo 50 euro?", oggi avrebbe riscosso da tutti noi e avrebbe appianato i debiti del Vaticano. Dunque sì, inutile girarci attorno: c’è la Terza guerra mondiale. Finiremo sui libri di Storia - ammesso che a questa polveriera sopravvivano delle generazioni future per studiarla. Ma quando è cominciata di preciso la Terza guerra mondiale? Chi è contro chi? Perché? Chi sono i buoni e chi sono i cattivi? Noi da che parte stiamo? Chi è il nemico? Ma soprattutto, io mi arrendo.

I nostri nonni hanno combattuto per darci oggi il privilegio di poter vivere nella codardia; un privilegio che io sono disposto a difendere con le unghie e con i denti, se necessario - cioè sventolando con le unghie e con i denti la mia bandiera bianca. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare; e noi codardi chiediamo se possiamo giocare in squadra con loro. Solo che qui i duri non ci sono più, siamo tutti delle pappemolli: è il prezzo della civiltà. Sì, ok, abbiamo l’atomica; ma tanto ormai ce l’hanno tutti. Credo che il prossimo passo sia farci delle testate nucleari individuali, ormai è il tutti contro tutti: dopo l’Ucraina e ora Israele è chiaro che il prossimo teatro di guerra saranno le riunioni condominiali, milizie del piano di sopra contro l’esercito di quelli di sotto - a certificare il fallimento dell’intelligence degli amministratori di condominio. Come si combatte di preciso la Terza guerra mondiale? Gli analisti un tempo dicevano sarebbe stata una cyber-guerra: ma gli stupri e le mutilazioni non mi sembrano opera di hacker informatici.

Qualche anno fa paventavamo lo scenario di una guerra batteriologica; ma alla fine, stando a quanto si apprende dal ministero della Salute, a rischio chimico ci sta solo il riso Carnaroli ricco di cadmio della Lidl e il condimento per insalata di pasta della Coop recentemente ritirati dal mercato. Non sappiamo nemmeno come si combatte, la Terza guerra mondiale. Pensavamo con i droni, e invece Hamas usa i deltaplani: è come se stai giocando a Risiko e improvvisamente esce “Il Lattante” (ogni riferimento a Pino Insegno è puramente casuale). Chi sono io, dieci anni dopo, per dare torto a una ex Segretario di stato americana? E allora, lasciate che vi dica - io, stavolta - che senza esagerare, il mondo è un casino. Dunque per favore, a cena non tirate fuori la questione israelo-palestinese; godetevi la cena, la fortuna di averne una nel piatto, e lasciate stare tutto il resto. Concentriamoci piuttosto su ciò che è frivolo e futile. Godiamoci la Pace, noi che possiamo - ancora.