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"Perché l'Ucraina raggiunga la pace, dobbiamo aiutarla dal punto di vista militare"
Il direttore Claudio Cerasa spiega ai microfoni di Rtl 102.5 perché vanno inviate armi a Kyiv e perché la guerra può davvero finire nel 2023
"Penso che sia corretto quello che ha detto ieri Giorgia Meloni in Ucraina da Zelensky". Il direttore Claudio Cerasa spiega la sua posizione sull'invio di armi al paese invaso ai microfoni di Rtl 102.5: "È un'ipotesi concreta: credo che sia corretta l'idea per cui la guerra possa essere vinta dando un ulteriore aiuto agli ucraini. Oggi se vogliamo aiutare l'Ucraina e vogliamo lavorare per la pace dobbiamo lavorare anche dal punto di vista militare". La premier, durante la conferenza stampa insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso in modo chiaro la sua opinione: "Chi lavora veramente per la pace è chi sostiene militarmente l’Ucraina". E anche se sul tavolo del governo non sono ancora presenti riferimenti alla fornitura di aerei militari, il ministro degli Esteri di Kyiv, Dmytro Kuleba, ha chiesto esplicitamente in un'intervista al Foglio che gli ucraini possano essere addestrati dall'occidente all'utilizzo dei caccia. "E dobbiamo fidarci di quello che ci dicono gli ucraini", ha aggiunto il direttore nel corso della trasmissione.
Cerasa ha poi continuato: "Quanto all'ipotesi che il conflitto possa terminare nel 2023: credo che qualche possibilità ci sia. Nella misura in cui a un certo punto quando l'Ucraina, come probabile, in questa primavera tornerà a conquistare qualche territorio in più. A quel punto potrebbe succedere che si andrà a cristalizzare la situazione e per varie ragioni si potrebbe aprire una fase nuova di stabilizzazione", ha concluso.