Estate: da fisioterapisti strategie contro acciacchi 'rovina-vacanze'
Roma, 29 lug. (AdnKronos Salute) - L'arrivo delle vacanze estive comporta spesso il desiderio di fare sport, camminate in montagna, tornare in forma oppure di dedicarsi al relax, alla lettura prolungata, al riposo estremo. In entrambi i casi vi sono dei rischi per il nostro apparato neuro-muscolo-scheletrico che dobbiamo considerare. Il corpo umano si adatta a moltissime situazioni climatiche e ambientali, ma i tempi con cui lo fa non sono sempre veloci. Il consiglio dell'Associazione italiana fisioterapisti (Aifi) nel caso desideriate in vacanza fare sport e movimento è di iniziare tutto a piccoli passi.
Roma, 29 lug. (AdnKronos Salute) - L'arrivo delle vacanze estive comporta spesso il desiderio di fare sport, camminate in montagna, tornare in forma oppure di dedicarsi al relax, alla lettura prolungata, al riposo estremo. In entrambi i casi vi sono dei rischi per il nostro apparato neuro-muscolo-scheletrico che dobbiamo considerare. Il corpo umano si adatta a moltissime situazioni climatiche e ambientali, ma i tempi con cui lo fa non sono sempre veloci. Il consiglio dell'Associazione italiana fisioterapisti (Aifi) nel caso desideriate in vacanza fare sport e movimento è di iniziare tutto a piccoli passi.
Nel caso della corsa, cominciate alternando cammino e corsa su un percorso pedonale. Nel caso decidiate di dedicare tanto spazio alla lettura e al riposo fisico non rimanete seduti o coricati a lungo, ogni 20-30' alzatevi e camminate per 10' almeno. Anche se rimane sempre valido il consiglio di camminare almeno 3 o 4 volte la settimana.
Ma quali sono le parti del corpo a rischio in questa stagione? Prendiamo per esempio i tendini. Queste strutture sopportano spesso carichi di lavoro importanti, ma soffrono le variazioni del carico: se non sono abituato alle corse in montagna, con salite e discese anche impegnative, rischio di 'irritare' un tendine degli arti inferiori e rovinare alla prima uscita le attività sportive vacanziere. Stessa cosa può accedere a chi decide di correre sulla battigia di tratti di mare lunghi e sabbiosi, che sono comunque in pendenza (a volte anche accentuata) e questa, creando squilibri di azione muscolare e perdita della corretta posizione del bacino e della colonna, può provocare sintomi dolorosi in diverse parti del corpo compreso il collo.
Rimanendo al mare è assai frequente riscontrare dolori alla colonna cervicale o lombare causati sia dalla poca attività (spesso sul lavoro ci muoviamo continuamente e in vacanza, di colpo, ci fermiamo e immobilizziamo su sdraio e amache), sia dalle posture inadeguate mantenute a lungo, sia dalla troppa attività e dai movimenti magari nuovi e ripetuti come quelli effettuati durante il windsurf, il beach volley, il rafting e altri sport.
Vi sono poi delle parti tendineo-muscolari a rischio di maggior infortunio per chi non è un abituale sportivo, ma si vuole cimentare in qualche attività durante le vacanze. Ad esempio il muscolo sovraspinato della spalla, che soffre spesso nelle gare di beach volley; il gemello mediale (la parte interna del polpaccio) che dopo i 35 anni è una sede frequente di lesioni per i tennisti, i calciatori e per chi fa sport sulla sabbia; i tendini flessori delle mani per chi arrampica in montagna sulla roccia.