Il sesso al tempo dei millennial. Uno studio rivela che sono meno attivi rispetto le generazioni precedenti
Da tempo immemorabile, le generazioni più anziane sono sempre sembrate più 'bigotte' rispetto alle abitudini sessuali dei giovani. Nel mondo d'oggi, tuttavia, tutto si ribalta: i 'millennials' risultano meno attivi sotto le lenzuola rispetto alla 'generazione X', secondo un nuovo studio condotto dalla San Diego State University, dalla Florida Atlantic University e dalla Widener University.
Da tempo immemorabile, le generazioni più anziane sono sempre sembrate più 'bigotte' rispetto alle abitudini sessuali dei giovani. Nel mondo d'oggi, tuttavia, tutto si ribalta: i 'millennials' risultano meno attivi sotto le lenzuola rispetto alla 'generazione X', secondo un nuovo studio condotto dalla San Diego State University, dalla Florida Atlantic University e dalla Widener University (Usa), pubblicato sulla rivista 'Archives of Sexual Behavior'.
Il gruppo di ricerca ha analizzato i dati di 26.707 persone intervistate per la General Social Survey, un sondaggio rappresentativo a livello nazionale degli adulti statunitensi che ha incluso membri della attuale generazione e di quella precedente. I ricercatori hanno scoperto che i giovani di oggi hanno meno probabilità di avere avuto rapporti sessuali a 18 anni d'età. Inoltre, a confermarlo ci sono i dati della Youth Risk Behavior Survey dei Centers for Disease Control: la percentuale di studenti delle scuole superiori degli Stati Uniti che hanno avuto rapporti sessuali è scesa dal 51% nel 1991 al 41% nel 2015.
Secondo Jean Twenge, che ha guidato l'analisi e che è anche autore del libro 'Generation Me', il 15% dei 20-24enni nati nel 1990 non ha riportato nessun partner sessuale all'età di 18 anni, contro solo il 6% della 'generazione X'. Una sorpresa, questa 'inattività sessuale', in netto contrasto con la cosiddetta 'cultura del collegamento' così pervasiva tra i millennials, fanno notare gli autori.
"Le app di online dating dovrebbero, in teoria, aiutare i millennials a trovare partner sessuali più facilmente", rilevano. "Tuttavia, la tecnologia può avere l'effetto opposto: i giovani spendono così tanto tempo nella realtà virtuale che interagiscono meno di persona, e quindi molti, alla fine, non hanno rapporti sessuali".
Secondo Twenge, "questa generazione è molto interessata alla sicurezza, cosa che appare anche nel consumo ridotto di alcol e nella ricerca di 'spazi sicuri' all'interno dei campus. I giovani, insomma, sono molto avversi al rischio rispetto al passato, e questo atteggiamento può influenzare le scelte sessuali". Altri fattori che potrebbero contribuire sono la disponibilità diffusa di pornografia, l'età più avanzata al primo matrimonio e un maggiore accesso all'intrattenimento istantaneo online, spesso 'alternativa' al sesso.
"Questa generazione sembra aspettare più a lungo per fare sesso, con una crescente minoranza che aspetta anche i 20 anni o più - conclude Twenge - Se da una parte il fatto che gli adolescenti scelgano di aspettare fino a quando non sono pronti è una buona notizia per la salute sessuale ed emotiva dei ragazzi, quando i giovani adulti rinunciano completamente al sesso si privano di alcuni vantaggi di una relazione romantica".