Sla: studio, più 32 per cento malati nel mondo entro 2040, soprattutto donne
Roma, 11 ago. (AdnKronos Salute) - Nel 2040 sarà del 32% l'aumento medio dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) nel mondo. In particolare saranno le donne le più colpite dall'aumento (+40%). Per la prima volta uno studio scientifico italo-americano fornisce una previsione sulla frequenza e la prevalenza della Sla nel mondo nei prossimi 24 anni. Pubblicato su 'Nature Communication', è frutto della collaborazione tra Adriano Chiò, responsabile del Centro Sla dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e dell'Università di Torino, e Bryan Traynor, dei National Institutes of Health di Bethesda, Usa.
Roma (AdnKronos Salute) - Nel 2040 sarà del 32% l'aumento medio dei malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) nel mondo. In particolare saranno le donne le più colpite dall'aumento (più 40 percento). Per la prima volta uno studio scientifico italo-americano fornisce una previsione sulla frequenza e la prevalenza della Sla nel mondo nei prossimi 24 anni. Pubblicato su 'Nature Communication', è frutto della collaborazione tra Adriano Chiò, responsabile del Centro Sla dell'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino e dell’Università di Torino, e Bryan Traynor, dei National Institutes of Health di Bethesda, Usa.
L'indagine ha previsto che il numero di casi di Sla nel mondo aumenterà dai circa 200.000 nel 2015 a oltre 370.000 nel 2040, con una crescita media del 32 per cento. In base a quanto riportato nello studio, si prevede che entro il 2040 il numero di nuovi casi di Sla in Italia salirà da 1.800 a 2.300 all’anno. Le cause del maggiore incremento osservato nel sesso femminile restano sconosciute e sono attualmente oggetto di studio.
L’aumento non sarà uguale nei vari continenti, ma varierà da circa il 20 per cento in Europa (da 28.000 a 35.000 casi, con un aumento nelle donne da 13.000 a 16.000 casi) al 35% negli Stati Uniti (da 21.000 a 30.000 casi) a oltre il 50 per cento in Cina (da 20.000 a 32.000 casi) e al 100 per cento in Africa. Questo aumento sarà dovuto prevalentemente, ma non esclusivamente, all’invecchiamento della popolazione.
Lo studio, primo nel mondo di questo tipo sulla Sla, fornisce informazioni preziose per la programmazione degli interventi sanitari e l’allocazione delle risorse a favore dei pazienti con questa malattia.
I dati del Registro regionale per Sla del Piemonte e Valle d’Aosta, operativo dal 1995 e di cui è responsabile Chiò, indicano che dal 1995 al 2014 il numero di casi di Sla è aumentato da una media di 125 casi l’anno nel decennio 1995-2004 a circa 145 casi all’anno nel decennio 2005-2015. Tale incremento è stato osservato soprattutto tra le donne, che in passato risultavano meno colpite dei maschi dalla malattia.
La Sla - ricordano i ricercatori - è una malattia rara la cui causa è attualmente ancora sconosciuta. Oltre a fattori genetici (sono noti a oggi circa 20 geni che possono causare la patologia), si ipotizzano cause ambientali, quali attività fisica-sportiva intensiva, fumo di sigaretta, traumi. Pur essendo rara, la Sla ha un forte impatto sociale, con un costo annuale medio per paziente di circa 70.000 dollari negli Stati Uniti, pari a un costo complessivo di 400 milioni di dollari l’anno. Non esiste attualmente un trattamento in grado di guarire la Sla, anche se la ricerca è molto attiva e promettente.
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