Italia unita da un trapianto, a Treviso paziente siciliano riceve rene da Lecco
Treviso, 26 ago. (AdnKronos Salute) - 'Triangolare di generosità' all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove un paziente della provincia di Catania può ricominciare a sperare grazie al trapianto di un rene donato a Lecco. Due destini che si incrociano ai capi opposti dell'Italia, tre regioni unite da un gesto salvavita.
Treviso (AdnKronos Salute) - 'Triangolare di generosità' all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove un paziente della provincia di Catania può ricominciare a sperare grazie al trapianto di un rene donato a Lecco. Due destini che si incrociano ai capi opposti dell'Italia, tre regioni unite da un gesto salvavita.
Il tutto si è compiuto in poco più di 10 ore, riferisce l'Ulss 9 veneta. Al Centro trapianti del Ca' Foncello, diretto da Maria Cristina Maresca, si è concluso ieri intorno alle 22 il trapianto di un rene il cui prelievo era iniziato alle 9 di mattina in Lombardia all'ospedale di Lecco. L'intervento, condotto dall'équipe di Claudio Caldato della III Chirurgia, è riuscito e il paziente sta bene.
"Ieri mattina - racconta Caldato, responsabile della Gestione chirurgica dei trapianti renali - abbiamo ricevuto dall'ospedale di Lecco la disponibilità di un rene, proveniente da un prelievo multiorgano e compatibile per il nostro paziente", un uomo siciliano di 46 anni. "Lo abbiamo informato telefonicamente e lui è partito dall'aeroporto di Catania con un volo di linea circa alle 14. Poco dopo le 16 era già ricoverato presso il nostro Centro trapianti. Nel frattempo, finite le operazioni di prelievo, gli addetti lombardi al trasporto di organi sono partiti alle 14.30 alla volta di Treviso in automobile per la consegna dell'organo. Sono stati bravissimi perché, avendo fatto anche una sosta a Milano per la consegna di un altro rene, sono riusciti a fare in modo che prima delle 18 l'organo fosse a nostra disposizione".
"Ho iniziato l'intervento di trapianto, coadiuvato da Franco Mazzalai, verso le 19.30 - prosegue Caldato - Tutto si è svolto in modo regolare, senza complicazioni, e il paziente è uscito dalla sala operatoria prima delle 22. E' il ventunesimo trapianto di rene portato a termine dalla nostra équipe dall'inizio dell'anno", precisa il chirurgo. "Mi congratulo con il dottor Caldato e tutti i collaboratori per questo nuovo positivo tassello dell'attività trapiantistica del Ca' Foncello - commenta il direttore generale dell'Ulss 9, Francesco Benazzi - Un'attività di eccellenza che l'anno prossimo celebrerà i 40 anni di vita".