Tumori: ricerca di base e nuove cure, a Oslo hub per lotta a cancro
Oslo, 7 set. (AdnKronos Salute) - Un parco di 36 mila metri quadri, con edifici di vetro e metallo, luminosi e collegati da ponti aerei, immersi nel verde e popolati da studenti, docenti, medici e ricercatori. E' l'Innovation Park, che ospita l'Oslo Cancer Cluster (Occ), un polo dedicato all'oncologia in Norvegia "con l'obiettivo di accelerare lo sviluppo di trattamenti innovativi per i malati di tumore di tutto il mondo", spiega Ketil Widerberg, general manager dell'Occ, nel corso di un incontro a Oslo organizzato insieme ad AbbVie.
Oslo (AdnKronos Salute) - Un parco di 36 mila metri quadri, con edifici di vetro e metallo, luminosi e collegati da ponti aerei, immersi nel verde e popolati da studenti, docenti, medici e ricercatori. E' l'Innovation Park, che ospita l'Oslo Cancer Cluster (Occ), un polo dedicato all'oncologia in Norvegia "con l'obiettivo di accelerare lo sviluppo di trattamenti innovativi per i malati di tumore di tutto il mondo", spiega Ketil Widerberg, general manager dell'Occ, nel corso di un incontro a Oslo organizzato insieme ad AbbVie.
Il parco è stato costruito nel 2015 vicino all'Istituto di ricerca sul cancro dell'Ospedale universitario di Oslo e il Radium Hospital, e ospita la Ullern High School, un liceo che collabora con l'Occ dal 2009. Qui la scienza è un gioco da ragazzi: i circa 800 studenti già dalle superiori possono fare esperienze pratiche, esperimenti e approfondire i loro studi, ascoltare i ricercatori e provare a realizzare le loro idee. Lavorando in laboratori attrezzati e imparando a manipolare il Dna e le cellule.
"Un esempio che crediamo sia unico al mondo", sottolineano i portavoce della scuola, che è pubblica. Entro il 2020 l'obiettivo è quello di inaugurare qui nel parco un campus universitario con nuovi ospedali. Una cittadella nella città della ricerca, per "far fiorire e coltivare idee innovative per la diagnosi e la cura del tumore. E metterle in pratica", spiega il Gm di Occ.
Nel parco c'è anche un laboratorio per la produzione delle terapie messe a punto dai ricercatori, impiegate nei trial clinici. Oggi l'hub norvegese è uno dei sei biocluster presenti in Europa. "Occ è una partnership pubblico-privato finanziata in parte dal governo norvegese e forte del contributo di decine di atenei e industrie di tutto il mondo, con l'obiettivo di diventare il cluster principale in Europa", evidenzia Widerberg. In che modo? "Materializzando le idee dei ricercatori, grazie a una connessione forte fra creatività e produzione".
Una connessione che sfrutta anche la presenza di biobanche con campioni di tessuti e del Registro oncologico norvegese, uno dei più antichi del mondo. "I dati relativi alla salute possono essere il nuovo petrolio norvegese", è convinto Widerberg. AbbVie è uno dei 75 partner di Occ, che includono compagnie biotech, biofarmaceutiche, organizzazioni universitarie e associazioni di pazienti.
Cuore della ricerca qui è l'immuno-oncologia: "Abbiamo diversi progetti in corso e trial clinici su nuovi vaccini e immunoterapie anti-cancro", spiegano dalla struttura norvegese. Alcuni dei prodotti ideati e testati a Oslo sono già in fase avanzata, ma la pipeline è in continua crescita. "L'Occ Innovation Park giocherà un ruolo importante nello sviluppo dei trattamenti anticancro del futuro", ha scommesso il primo ministro norvegese Erna Solberg, inaugurando un anno fa l'Innovation Park.
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