Società: testamento solidale da 14% italiani, +55% in 4 anni
Roma, 13 set. (AdnKronos Salute) - Gli italiani si scoprono generosi, anche al momento di fare testamento. Il 14% dei nostri connazionali ha già fatto (3%) o intende fare un lascito solidale (11%). Erano il 9% appena 4 anni fa, da quando si registra dunque un +55%. E' la fotografia scattata dalla seconda edizione dell'indagine GfK per il Comitato testamento solidale, di cui fanno parte 16 associazioni non profit, ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d'Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che soffre Onlus, Amref, Cesvi, Intersos, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma.
Roma (AdnKronos Salute) - Gli italiani si scoprono generosi, anche al momento di fare testamento. Il 14% dei nostri connazionali ha già fatto (3%) o intende fare un lascito solidale (11%). Erano il 9% appena 4 anni fa, da quando si registra dunque un +55%. E' la fotografia scattata dalla seconda edizione dell’indagine GfK per il Comitato testamento solidale, di cui fanno parte 16 associazioni non profit, ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Aiuto alla Chiesa che soffre Onlus, Amref, Cesvi, Intersos, Fondazione Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Telefono Azzurro, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma.
La ricerca, che ha coinvolto 1.046 persone con più di 55 anni, è stata presentata oggi, in occasione della Giornata dei lasciti solidali nel corso del I Convegno nazionale 'Testamento Solidale. Una tradizione che guarda al futuro', con il patrocinio del Consiglio nazionale del notariato e della Camera.
Sebbene risultino in calo del 4% gli italiani che dichiarano di aver donato una somma di denaro in beneficenza negli ultimi 2 anni (dal 37% del 2012 al 33% del 2016), fra gli stessi è invece cresciuta la conoscenza dei lasciti testamentari, una opportunità nota oggi a quasi 7 italiani su 10 (dal 61% al 66%). In particolare, oltre una persona, o una coppia, senza figli su 4 (27%) è orientata a lasciare parte del patrimonio a una o più associazioni nel proprio testamento. L'indagine conferma che il testamento solidale non è più percepito 'roba da ricchi', riservato ovvero a proprietari di ingenti patrimoni mobiliari o immobiliari (lo pensava il 40% degli italiani nel 2012, oggi il 29%).
Nonostante la crisi economica, negli ultimi 3 anni, la predisposizione degli italiani verso un lascito solidale non ha subito nessuna flessione, secondo quanto afferma il 70% dei notai: anzi, per il 20% è perfino aumentata. A sceglierlo, nel 65% dei casi, sono le donne (over 55), ma è in costante aumento anche l’interesse dei giovani. L'identikit emerge da un'altra indagine, questa volta realizzata su un campione di 1.500 notai del Consiglio nazionale del notariato su "Come è cambiato il lascito solidale: identikit dei nuovi italiani generosi", realizzata per il Comitato testamento solidale.
Quanto alla somma destinata per fini di solidarietà, il lascito solidale può essere un gesto straordinario, attraverso la donazione di beni mobili (84% dei casi) o immobili (16%) per un valore superiore a 100 mila euro (10% dei casi). Ma questa resta, seppure faccia notizia, l’eccezione e non la regola. Infatti, emerge dalla ricerca, il 46% dei lasciti ammonta infatti a meno di 20 mila euro, a volte anche molto meno.
Dietro la scelta di fare un lascito solidale, spiegano i notai, ci sono ragioni personali come la sensibilità verso una determinata causa (64%), la vicinanza in vita ad una specifica associazione (20%), il desiderio di lasciare un segno di sé fuori dalla propria famiglia (8%), la visione etica della persona (8%).
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