Fertility Day: mozione Pd, sì a giornata della salute riproduttiva
Roma, 11 ott. (AdnKronos Salute) - No al 'Fertility Day', sì alla giornata della salute riproduttiva. E' il senso di una mozione Pd, votata oggi in Aula al Senato. "Chiediamo che del Fertility day si possa parlare con la lingua italiana e si chiami 'Giornata della salute riproduttiva', in cui si possa informare e formare le persone su questo tema molto importante che riguarda la vita di tutti e il futuro di questo Paese", ha detto Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, prima firmataria della mozione.
Roma (AdnKronos Salute) - No al 'Fertility Day', sì alla giornata della salute riproduttiva. E' il senso di una mozione Pd, votata oggi in Aula al Senato. "Chiediamo che del Fertility day si possa parlare con la lingua italiana e si chiami 'Giornata della salute riproduttiva', in cui si possa informare e formare le persone su questo tema molto importante che riguarda la vita di tutti e il futuro di questo Paese", ha detto Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Sanità del Senato, prima firmataria della mozione.
Secondo la senatrice Pd, "l'infelicità della doppia campagna comunicativa ha ulteriormente oscurato contenuti che, viceversa, vanno segnalati all'attenzione". "Credo che la parola 'fertilità' si possa lasciare a una parte della letteratura scientifica. Credo, viceversa - sottolinea - che il termine opportuno sia 'salute riproduttiva' delle donne e degli uomini. I diritti della coppia sono molto importanti. C'è diritto alla genitorialità; c'è bisogno di riforme forti, a partire dalla legge 40, ma c'è soprattutto bisogno di un piano più serio di quanto non sia stato fatto finora sulla vita e sulla salute riproduttiva delle donne, dall'adolescenza con i vaccini contro il papilloma virus, fino al parto e dopo".
"Abbiamo voluto mettere al centro della nostra mozione il tema della salute riproduttiva di donne e uomini e non tanto il tema della fertilità - afferma anche Nerina Dirindin, capogruppo Pd in commissione Sanità -anche perché è questo il discrimine di ogni intervento relativo ai temi legati alla riproduttività libera e consapevole che vogliamo sia tutelata. Per questo riteniamo utile che, al di là della campagna comunicativa sulla quale si è espresso un parere negativo condiviso da tutti, la giornata del 22 settembre sia rinominata 'Giornata di formazione e di informazione sulla salute riproduttiva' e sia rivolta a tutta la popolazione e non sola ad una parte".