Benvenuti a Portland, l'hotspot degli anti vaccinisti
Nella città dello stato dell'Oregon c'è un'epidemia di morbillo perché i residenti si oppongono alla profilassi
C'è un'epidemia di morbillo nell'area di Portland, negli Stati Uniti. Le autorità della vicina contea di Clark, nello stato di Washington, hanno dichiarato l'emergenza sanitaria perché “chi è stato colpito ha frequentato molte strutture pubbliche come scuole e chiese”. In pochi giorni, dai 2 casi segnalati all'inizio della settimana scorsa, il numero di persone contagiate è cresciuto fino a 23, stando all'ultimo aggiornamento di martedì scorso. Dei casi confermati, 18 pazienti hanno un'età compresa tra 1 e 10 anni e la stragrande maggioranza non era stata vaccinata contro il morbillo. “È allarmante – ha spiegato al Washington Post Douglas J. Opel, pediatra del Seattle Children's Hospital – Ogni volta che abbiamo un focolaio di una malattia contro la quale abbiamo un vaccino sicuro ed efficace, dovremmo alzare una bandiera rossa”.
Secondo i dati epidemiologi, il 7,9 per cento dei bambini della contea di Clark sono risultati esentati dai vaccini richiesti per l'iscrizione a scuola nell'anno scolastico 2017-2018. Ma solo 1,2 per cento aveva un certificato medico mentre il restante non era immunizzato per motivi personali e religiosi. L'alto tasso di esenzione dai vaccini rende l'area di Portland un “hotspot” per i focolai, secondo Peter J. Hotez, professore di Pediatria e preside della Scuola nazionale di Medicina tropicale al Baylor College of Medicine di Houston. “Lo avevamo previsto da tempo”, ha detto riguardo all'emergenza sanitaria. “È davvero terribile, davvero tragico e totalmente prevenibile”. E in un'intervista a The Post, Hotez ha aggiunto che “Portland è un disastro totale quando si tratta di tassi di vaccino”. Il morbillo è “una delle malattie infettive più gravi conosciute dal genere umano”: dopo il vaiolo, sradicato nel 1980, è diventato il principale killer di bambini a livello mondiale, ha detto. Nel 2000, i funzionari della sanità pubblica dichiararono che il morbillo era stato eliminato negli Stati Uniti perché era passato più di un anno senza trasmissione continua della malattia. Ma i recenti focolai forniscono prove di un pericoloso ritorno nel contenimento del virus, ha spiegato Hotez, accusando il movimento anti-vaccinisti: “Questa è una ferita autoinflitta”.
Gli esperti hanno avvertito che l'epidemia potrebbe essere ancora “nella sua fase iniziale perché l'incubazione del virus è in media di due settimane”: a preoccupare sono una dozzina di aree metropolitane “dove i tassi di vaccinazione sono bassi tra cui
Portland e Seattle nel nord ovest, Phoenix nel sud ovest e Detroit nella parte centrale degli Stati Uniti”. A novembre scorso, ad Asheville, che è la città più grande della Carolina del Nord occidentale ed è considerata un'altra roccaforte del movimento No vax, c'è stata la peggiore epidemia di varicella dello stato da quando è diventato disponibile il vaccino, più di due decenni fa.
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