Il Malawi sperimenta il primo vaccino contro la malaria
L'immunizzazione offre una protezione parziale e riduce la gravità dei sintomi di una malattia che uccide un bambino ogni due minuti
L'Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato il lancio in Malawi del primo vaccino contro la malaria, una delle malattie più mortali al mondo che uccide un bambino ogni due minuti. Il lancio avviene nell'ambito di un “programma pilota storico”, sottolinea l'Oms, in tre paesi africani in cui il vaccino RTS,S sarà messo a disposizione dei bambini sotto i 2 anni. Ghana e Kenya lo introdurranno nelle prossime settimane.
Sebbene il vaccino protegga solo un terzo dei bambini sotto i due anni, gli studi clinici hanno rilevato che i soggetti immunizzati, se dovessero contrarre la malattia avranno probabilmente sintomi meno gravi. Studi su campioni più ridotti, per ora hanno dimostrato che il vaccino previene quattro casi di malaria su dieci in bambini di età compresa tra cinque e 17 mesi. La malaria rimane una delle malattie più letali del mondo, in particolare in Africa, dove ogni anno muoiono 285.000 bambini sotto i cinque anni.
“Negli ultimi 15 anni abbiamo registrato enormi progressi con l'introduzione di zanzariere e altre misure di controllo della malaria ma in alcune aree la situazione è peggiorata”, ha dichiarato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms. “C'è bisogno di nuove soluzioni e questo vaccino ci offre uno strumento promettente”. Sull'RTS, S gli scienziati hanno lavorato per 30 anni. Approvato dall'Agenzia europea per il farmaco nel luglio 2015, è il primo vaccino contro la malaria con licenza al mondo “Nessuno sta suggerendo che sia un proiettile magico”, ha detto in un'intervista alla Bbc il dottor David Schellenberg, consulente scientifico del Global Malaria Program dell'Oms. “Potrebbe non sembrare molto, ma stiamo parlando di una riduzione del 40 per cento dei casi di malaria grave, che purtroppo ha ancora un alto tasso di mortalità anche quando si ha accesso a un buon trattamento”.
Gli schemi vaccinali, coordinati dall'Oms, hanno coinvolto i ministeri della Salute di Malawi, Kenya e Ghana e partner internazionali, tra cui Path, un'organizzazione non-profit, e Gsk, l'azienda che ha sviluppato e produce il farmaco, che ha donato 10 milioni di dosi di vaccino. La campagna mira a raggiungere 360 mila bambini nei tre paesi ogni anno. Gavi, Vaccine Alliance, Global Fund to Fight Aids, Tuberculosis and Malaria e Unitaid hanno fornito circa 50 milioni di dollari per finanziare la prima fase.