Le prime immagini del nuovo coronavirus
Il centro cinese per i dati microbiologici e l'Oms hanno pubblicato le fotografie scattate al microscopio elettronico del 2019-nCoV
Fonte: dipartimento di microbiologia, università di Hong Kong e unità governativa dei virus, dipartimento della Sanità, Hong Kong SAR Cina
Il centro cinese per i dati microbiologici (Nmdc) e l'Oms hanno pubblicato le prime immagini del nuovo coronavirus 2019-nCoV. Le immagini al microscopio elettronico mostrano particelle del nuovo virus isolate da un paziente il 6 gennaio: nella prima foto sono ben visibili le particelle, mentre la seconda è un ingrandimento.
Il 26 gennaio, venti giorni dopo aver isolato le particelle da un paziente e da un campione ambientale, il gruppo di ricerca, guidato da Zihe Rao e Haitao Yang, ha svelato la struttura cristallina ad alta risoluzione della proteinasi principale virale (Mpro) del nuovo coronavirus. L'attenzione dell'équipe è focalizzata su questo enzima, complice della replicazione del virus. Lo studio condotto sulla Mpro ha portato il gruppo di ricerca a identificare trenta possibili farmaci già in commercio: 12 farmaci antiretrovirali; due rimedi farmaceutici contro le infezioni virali respiratorie sinciziali umane; un farmaco per la terapia della schizofrenia e un immunosoppressore. Tra gli altri dell'elenco fanno parte alcuni rimedi della medicina tradizionale cinese che contengono il polygonum cuspidatum, una pianta erbacea perenne nativa dell'Asia orientale. Il prossimo passaggio prevederà una piattaforma ad alto rendimento di screening condivisa dalla Scuola di scienze farmaceutiche e dal Global Health Drug Discovery Institute: gli scienziati potranno applicare le tecniche di data mining allo storico delle ricerche farmaceutiche e degli studi sullo sviluppo di altri coronavirus. I dati preclinici e clinici contribuiranno a prevedere l'efficacia dei relativi farmaci.
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