Ridimensionare il terrore generato dal coronavirus
Ricciardi (Oms): “Su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente”
Il “grande allarme” sulla diffusione del nuovo coronavirus deve essere “ridimensionato” anche se “non è da sottovalutare”, dice Walter Ricciardi, componente del Comitato esecutivo dell'Oms e da ieri consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. “La malattia – aggiunge – va posta nei giusti termini: su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, il 5 per cento è gravissimo, e solo il 3 per cento di questi muore”. “Il virus è aggressivo e particolarmente rapido nella diffusione ma nelle conseguenze lo è molto meno: è poco più di una normale influenza”, ha detto invece il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando al Consiglio regionale. Secondo Ricciardi non è esattamente così: in un'intervista rilasciata al Messaggero il tecnico ha spiegato che il covid-19, la malattia causata dal sars-cov-2, “non è come una normale influenza, ha un tasso di letalità più alto (anche se nelle statistiche finora realizzate risentono sia delle scarse informazioni sulla sviluppo del virus in Cina dove contagiati e morti potrebbero essere molti di più, sia del fatto che non tutti coloro che hanno contratto la malattia si sono rivolti agli ospedali o hanno presentato sintomi evidenti ndr). E se non la fermiamo rapidamente, rischia di richiedere un numero di posti di terapia intensiva superiore a quelli che ci sono nei nostri ospedali”. Tuttavia, ha ricordato l'esperto ai cronisti raccolti durante una conferenza stampa nella sede della Protezione civile, “tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute”. Inoltre l'arrivo del caldo “potrà aiutarci”, anche se “non sarà il clima a fermare il virus, lo fermeranno le misure che metteremo in atto”, mentre probabilmente “per il vaccino serviranno due anni”.
Anche Marc Lipsitch, professore di epidemiologia di Harvard sentito dall'Atlantic, pur prevedendo che entro il prossimo anno dal 40 al 70 per cento circa delle persone in tutto il mondo potrebbe essere infettato dal virus, ha puntualizzato che questo non significa che tutti avranno gravi disturbi. “È probabile che molti avranno una malattia lieve o potrebbero addirittura essere asintomatici”, ha detto. Come con l'influenza, che è spesso pericolosa per persone che hanno già patologie croniche e sono in età avanzata, la maggior parte dei casi passa senza cure mediche. E, complessivamente, circa il 14 per cento delle persone con influenza non ha sintomi. La comunità scientifica è piuttosto concorde nel dire che il risultato più probabile di questa epidemia sarà una nuova malattia stagionale, un quinto coronavirus “endemico”. Come nei casi degli altri quattro coronavirus che già conosciamo, è probabile che gli esseri umani svilupperanno un'immunità di lunga durata. Se questo accadrà e se la malattia continua ad essere grave come lo è ora, sottolinea Lipsitch, la “stagione del raffreddore e dell'influenza” potrebbe diventare “stagione del raffreddore e dell'influenza e del covid-19”.
E anche il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora prova a ridimensionare l'allarme che nella ultime ore sembra essersi diffuso in tutta Italia: “Esiste un monitoraggio continuo e costante e finora la situazione è abbastanza sotto controllo, perché i casi che stiamo vedendo anche in altre regioni, come in Sicilia ad esempio, fino a oggi sono riconducibili ai focolai originari, ovvero quelli in Lombardia e Veneto”.
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