Il tasso di mortalità della Covid-19 è fortemente sopravvalutato
Secondo l'autorevole New England Journal of Medicine, il dato potrebbe essere considerevolmente inferiore all’1 per cento
Al direttore - La vera criticità del Coronavirus sta nella necessità di ricovero in terapia intensiva, non nel tasso di mortalità ad esso associato. In merito alla gestione dei casi di Coronavirus, il tema vero è che un alto numero di chi ha contratto il virus necessita di essere ricoverato in posti letto di terapia intensiva. In particolare, si deve trattare di letti isolati o “isolabili”, per evitare l’ulteriore diffusione del virus. E qui sorge il problema, affrontato in questi giorni, dovuto alla scarsità di questa tipologia specifica di posti letto. Per quanto riguarda invece la mortalità, credo sia interessante recepire una riflessione dell’autorevole New England Journal of Medicine, che il 28 febbraio ha scritto: “Se assumiamo che il numero dei casi asintomatici [...] sia molto più alto del numero dei casi riportati, allora il tasso di mortalità potrebbe essere considerevolmente inferiore all’1 per cento”.
* Nicola Bedin è presidente di Lifenet Healthcare
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