Medici e studiosi a confronto sull’emergenza. Parlano Gismondo, Petrosillo, Andreoni, Mancini, Bassetti
Roma. È la giornata delle decisioni drastiche sul contenimento del virus, in cui ci si immagina immersi in una nuova dimensione, attorno al concetto di “distanza di sicurezza”. Dove stiamo andando? “Dobbiamo intanto prendere coscienza del fatto che nessun luogo nel paese è potenzialmente esente dal contagio, e nessun altro paese in Europa”, dice Nicasio Mancini, direttore della Scuola di specializzazione in microbiologia e virologia dell’Università “Vita-Salute” del San Raffaele. “Dunque l’unico modo per impedire la diffusione del virus”, dice Mancini, è limitare il più possibile i contatti sociali. Altra precauzione: in presenza di sintomi respiratori come tosse o raffreddore, tanto più se con febbre, evitare di uscire di casa”.
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