Tutto quello che bisogna sapere sul decreto "Io resto a casa"
Cosa si può fare e cosa no. Le principali limitazione del testo firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte
Ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato la firma del decreto “Io resto a casa”. Il governo ha esteso a tutto il territorio nazionale, fino al 3 aprile, le misure già valide per la Lombardia e 14 province italiane per evitare il propagarsi del contagio del coronavirus.
Ecco i punti principali:
- Evitare ogni spostamento delle persone fisiche a eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, (per esempio motivi salute). A essere consentito è invece il rientro verso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
Cosa posso fare: si può uscire per andare al lavoro e per andare ad acquistare beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. Il governo non ha predisposto posti di blocco da parte delle forze dell'ordine, ma soltanto un aumento dei controlli. Assistere persone non autosufficienti è considerata una situazione di necessità.
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- Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
- Divieto assoluto di spostamento dalla propria abitazione o dimora alle persone in quarantena o positive al coronavirus;
- Sospese tutte le manifestazioni sportive: "Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Gli impianti sportivi sono utilizzabili, a porte chiuse, soltanto per le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e dalle rispettive federazioni, in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali";
Cosa posso fare: l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.
- Viene raccomandato ai datori di lavoro, siano essi pubblici o privati, di promuovere congedi, ferie e lavoro da casa;
Cosa posso fare: se si può è meglio lavorare da casa. Questo punto non riguarda il trasporto merci e i servizi necessari per il sostentamento della popolazione: tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale e tutti gli esercizi commerciali che vendono cibo e generi alimentari saranno aperti. Allo stesso modo non ci sono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea: il servizio taxi e di Ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
- Chiusura degli impianti nei comprensori sciistici;
- Sospensione di tutte le manifestazioni e eventi pubblici siano essi culturali (quindi anche cinema, teatri, concerti ecc...) sia fieristici, sia religiosi;
Cosa posso fare: saranno invece aperte tutti gli uffici pubblici, anche quelli con servizi fruibili on line.
- Sospensione delle attività di asili, scuole e università;
Cosa posso fare: resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, soprattutto per quanto riguarda gli studenti con disabilità. Esami e sedute di laurea verranno effettuate tramite web.
- Per quanto riguarda i luoghi di culto, la loro apertura è "condizionata all'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone"; sospensioni delle "cerimonie civili e religiose", comprese quelle funebri;
Cosa posso fare: saranno sospese le celebrazioni della messa e degli altri riti religiosi, per esempio la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica. Ci si potrà recare a pregare mantenendo una distanza di almeno un metro da chi ci sta vicino.
- Sospensione dei concorsi pubblici e privati ad "esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari", o in "modalità telematica. Ad essere esclusi sono" i concorsi per il personale sanitario.
- Le attività di ristorazione e i bar possono tenere aperto dalle 6 alle 18, "con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro;
Cosa posso fare: dopo le 18 i ristoranti potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibo e vivande.
- Le altre attività commerciali sono consentite purché si rispetti la distanza di un metro;
Cosa posso fare: i supermercati non chiudono e nemmeno le altre attività commerciali di primaria importanza.
- Devono essere predilette, soprattutto nelle strutture sanitarie e sociosanitarie, "modalità di collegamento da remoto"; nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita. A rimanere chiusi saranno anche gli esercizi commerciali all'interno di centri commerciali e dei mercati. Sono esentate dalla chiusura farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari;
- Sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, centri culturali, centri sociali, centri ricreativi;
- Sospesi gli esami della patente.
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