Una buona notizia: l'epidemia comincia a rallentare
Dai dati si intravedono i primi risultati del distanziamento sociale: rallenta il tempo di raddoppiamento, cioè il periodo in cui duplica il numero di ricoverati e morti. Ancora grave la situazione in Lombardia. L'analisi di Enrico Bucci
"Per la prima volta, limitandoci agli ultimi giorni, possiamo dire che si intravede un segnale positivo", scrive su Facebook il professor Enrico Bucci, docente di Biologia alla Temple University di Philadelphia (qui trovate tutti i suoi articoli per il Foglio). "Al netto della terribile situazione lombarda, si nota un primo rallentamento del tempo di raddoppiamento dell'epidemia (anche in Lombardia, ma meno pronunciato e con dato sporcato dagli effetti saturativi)".
Il tempo di raddoppiamento è il numero di giorni in cui si duplica il numero di ricoverati, ricoverati in terapia intensiva e morti. Una frenata in questo indice è più evidente in quelle regioni in cui l’epidemia è in fase più iniziale (come previsto in caso di applicazione di distanziamento sociale). Il dato della Lombardia, focolaio iniziale dell'epidemia in Italia, è in altre parole il peggiore - con il numero di nuovi casi in calo ma meno che nelle altre regione - anche a causa della saturazione delle risorse ospedaliere lombarde. Nei giorni scorsi la regione aveva visto una crescita esponenziale senza limiti dei contagi. Per di più, il numero dei morti stava crescendo più velocemente dei ricoverati in terapia intensiva, come effetto atteso dalla saturazione delle unità di terapia intensiva, con i medici costretti a scegliere chi intubare e chi no.
"Non è pensabile che questo sia già il risultato delle azioni governative degli ultimi giorni", prosegue Bucci, che con Giuseppe De Nicolao, Enzo Marinari e Giorgio Parisi, sta analizzando costantemente l'epidemia in Italia (per approfondire, oltre ai suoi profili social, c'è il blog Cattivi scienziati). Secondo il biologo è invece il risultato "delle azioni spontanee dei cittadini - almeno di una parte di essi - più responsabili. Significa anche che il contenimento sociale può dare frutti, e significa che possiamo attenderci ulteriori effetti dalla serrata totale degli ultimi giorni".
"Sarà interessante studiare, tra qualche giorno, gli effetti aggiuntivi delle stringenti misure imposte pochi giorni fa
dal governo, che dovrebbero ulteriormente aumentare il tempo di raddoppiamento dei parametri seguiti", concludono gli esperti.
Nella discussione dei dati comunicati dalla protezione civile, scrivono i ricercatori, "i valori a livello nazionale sono fortemente influenzati da ciò che sta succedendo in Lombardia". Considerando separatamente i numeri relativi alle diverse regioni, infatti, il risultato è che "il tempo di raddoppiamento è al di sopra dei 4 giorni, una differenza decisa rispetto ai dati risalenti a circa 2 settimane fa (circa 2,5 giorni). Fa eccezione la regione Marche, per la quale, per motivi non chiari, nonostante il notevole ritardo rispetto alla Lombardia, si osserva un tempo di raddoppiamento più simile a quella regione".
Qui trovate l'analisi di Bucci, De Nicolao, Marinari e Parisi sulla evoluzione regionale dell’epidemia di Sars-Cov-2