(foto LaPresse)

Clorochineide

Enrico Bucci

La clorochina, il simbolo di come la polarizzazione politica faccia deragliare la discussione scientifica. E l’Oms

La clorochina è stata, fin dall’inizio, il simbolo di come la polarizzazione politica faccia deragliare la discussione scientifica tra sostenitori e oppositori, fra cui molti scienziati legati alle posizioni espresse magari frettolosamente in un tweet, che sono poi incapaci di distaccarsi da quelle e di riprendere l’analisi scientifica dei risultati. E’ iniziata quindi una vera e propria contesa che di scientifico ha ben poco, tutta tesa a pubblicare velocemente risultati che “provassero” che la clorochina funziona, che la clorochina non funziona, che la clorochina è pericolosa o è sicura; in una ridda di pubblicazioni, passi e contropassi che si potrebbe chiamare “clorochineide”, a futura memoria. Tuttavia, non tutti sono disposti ad assistere a questa spettacolare produzione di scienza debole o fallata, per fini diversi da quelli della ricerca di una soluzione reale.

 

Per esempio, grazie a una “protesta organizzata” di 182 scienziati di tutto il mondo, tra cui il sottoscritto, equamente suddivisi fra oppositori e sostenitori della clorochina, ma interessati innanzitutto alla salvaguardia del metodo scientifico, Lancet ha messo sotto inchiesta un articolo che aveva appena pubblicato, in cui si decideva che la clorochina è inefficace e pericolosa, e che contiene ovvie inconsistenze; questo articolo era però intanto stato usato da parte dell’Oms per bloccare, troppo precipitosamente, un importante studio sulla clorochina, perché si temevano effetti collaterali in seguito alla pubblicazione dello studio di Lancet.

 

Bene: dopo la nostra azione di “pulizia” e dopo aver rivisto i dati sullo studio che aveva interrotto, l’Oms ha giudicato che non vi sono evidenze preoccupanti di tossicità e di aumentata mortalità e ha ripreso la sperimentazione, che ci porterà ad avere informazioni chiare sulle molecole in questione.

 

Sebbene comunità scientifica e riviste, in questo caso, si siano comportate anche meglio del solito, un dubbio a questo punto è lecito: può un organismo come l’Oms decidere di interrompere una importante sperimentazione clinica, e allo stesso tempo influenzare i paesi in cui sperimentazioni simili sono in corso (come l’Italia), basandosi su scienza debole e frettolosamente recepita, senza utilizzare nel modo più appropriato i panel scientifici e le competenze di cui certo dispone?

Di più su questi argomenti: