Big Pharma sta mostrando più responsabilità di tutti quei governi, da Putin a Trump, che per pure ragioni politiche fanno pressioni per avere un vaccino il prima possibile
“C’è chi vorrebbe appropriarsi di possibili soluzioni, come nel caso dei vaccini, per poi venderli agli altri”, ha detto in udienza generale Papa Francesco, riferendosi a chi vuole approfittare dell’emergenza Covid “per cercare vantaggi economici o politici, generando o aumentando conflitti”. Il monito del Pontefice era generalmente rivolto a “persone, imprese o nazioni”, ma entra nella discussione sul ruolo che dovrebbero avere in questi casi stato e imprese. La logica del profitto che guida gli operatori del mercato, si dice, porta ad “approfittare” della situazione. Alle aziende farmaceutiche, nell’emergenza Covid, sono state poste due critiche uguali e contrarie (nonché contraddittorie). Da un lato si è detto che non avrebbero fatto ricerca sui vaccini contro i coronavirus perché gli investimenti sono troppi a fronte di risultati e profitti incerti; dall’altro lato si è detto che si sarebbero lanciate nella sfrenata corsa al vaccino per fare ingenti profitti su un bene essenziale. In ogni caso la soluzione sarebbe nazionalizzare l’industria farmaceutica: far entrare in campo lo “stato imprenditore (farmaceutico)”.
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