La seconda ondata è appena iniziata e i problemi sono molti. Partiamo dal primo, i tamponi. Il numero di quelli effettuati è di nuovo in crescita. Al 22 ottobre ne sono stati fatti, secondo i dati del ministero della Salute, 14.132.421, cioè 170.392 in più rispetto al giorno precedente. La Lombardia è quella che ne ha fatti di più (2.610.718), seguono Veneto (2.192.554) ed Emilia Romagna (1.433.217). Domanda: bastano? Il professor Andrea Crisanti ha spiegato di non aver avuto più riscontri dal governo sul suo piano nazionale, lanciato nell’agosto scorso, che si proponeva di “dotare l’Italia di una rete di laboratori fissi e mobili per incrementare a 400.000 la capacità di effettuare tamponi ed eliminare differenze regionali con l’obiettivo di consolidare i risultati del lockdown e mantenere i contagi a un livello basso che non interferisse con la qualità della vita e le attività produttive”.
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