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Covid-19, il punto sull'andamento del contagio in Italia. Segui la diretta
La conferenza stampa del presidente dell'Iss Brusaferro e del Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute Rezza sulla situazione epidemiologica a livello nazionale
Sono 21994 i contagi da nuovo coronavirus registrati oggi, a fronte di oltre 174 mila tamponi processati, con un rapporto tra nuove positività e tamponi al 12,6 per cento. 221 le nuove vittime. Ci sono 958 pazienti ospedalizzati in più rispetto a ieri, 127 dei quali nei reparti di terapia intensiva, una crescita giornaliera del 10 per cento. Lo hanno comunicato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza, in una conferenza stampa dai locali del Ministero della Salute. Un'occasione di chiarimento sullo stato epidemiologico in cui versa il paese, dopo l'ultimo rapporto dell'Iss secondo cui il valore medio di Rt a livello nazionale è superiore a 1,5 (e in alcune zone del paese superiore a 2).
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"Abbiamo un'epidemia generalizzata, non come a marzo. C'è un raddoppio dei casi ogni settimana, Ancora non sono stati occupati tutti i posti in terapia intensiva ma serve adeguare gli interventi", ha detto Rezza introducendo gli ultimi dati. Mentre Brusaferro ha ricordato come stiano aumentando in maniera lenta ma costante i pazienti sintomatici e paucisintomatici. La curva è in costante risalita dalla metà di agosto. "Laddove si fa fatica a tracciare, scatta una nuova fase che è la mitigazione: nuovi strumenti da adottare per evitare la trasmissione. Da qui la necessità di adottare dei provvedimenti per consentire di poter modellare la curva, raffreddarla e non farla crescere come nelle ultime due settimane", ha aggiunto il presidente dell'Iss.
L'intervento arriva a pochi giorni dall'entrata in vigore delle nuove misure disposte dal dpcm licenziato domenica dal governo, che impone la chiusura anticipata alle 18 di bar e ristoranti e la serrata per palestre, cinema e teatri nel tentativo di interrompere la catena di trasmissione del virus. Provvedimento che rimarrà in vigore fino al 24 novembre e che secondo le intenzioni dell'esecutivo serve a scongiurare le ipotesi di un secondo lockdown generalizzato.