Le sessanta ambulanze bloccate davanti ai Pronto soccorso degli ospedali di Roma; gli allarmi per il sistema sanitario che in Lombardia “rischia il collasso” (secondo il presidente dell’Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi, “in Lombardia serve un lockdown immediato”) così come in altre regioni; il presidente della Fondazione Italia in Salute, Federico Gelli, che teme per “la tenuta del Sistema sanitario nazionale” e l’immediata assunzione dei medici in formazione e la stabilizzazione dei precari. E le richieste analoghe per l’assunzione immediata di infermieri neodiplomati o in specializzazione, ma anche per il richiamo dei pensionati. I nostri riservisti e i nuovi Ragazzi del ’99. Non era difficile prevedere che la seconda ondata sarebbe diventata per la Sanità uno stress test peggiore della prima (non è stato un attacco di sorpresa, stavolta).
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