Per comprendere se le misure di contenimento del contagio stanno avendo successo serve tempo. Un indice di contagio superiore a 1 non è sufficiente, perché significa che il virus sta ancora circolando. L’obiettivo è portarlo in tutte le regioni sotto l’1
L’indice di contagio Rt di Milano ieri era attorno all’1.25, ha detto a SkyTg24 il direttore generale dell’Ats Città Metropolitana di Milano, Walter Bergamaschi. In Liguria, ha riferito il presidente Giovanni Toti, i dati continuano a migliorare. Secondo il report numero 26, arrivato già ieri alle Regioni (sarà diffuso ufficialmente solo oggi dal governo) e che comprende il periodo dal 2 all’8 novembre, i valori che fanno riferimento alla penetrazione del contagio in Liguria sono in discesa. “L’Rt medio è infatti di 1.2 e l’Rt sintomi di 1.1”, dice Toti: “Quando la Liguria è stata classificata in zona arancione avevamo un Rt pari a 1.47, con picco di 1.52 a Genova… Questo miglioramento è indubbiamente una notizia incoraggiante e dimostra come tutte le misure messe in campo dalla Regione, prima dell’ultimo Dpcm e della divisione del paese in fasce colore, stiano dando i loro frutti”. Ammesso che sia vero, il problema è che un indice Rt superiore a 1 non è sufficiente, perché significa che il virus sta ancora circolando. E lo dimostra il numero dei positivi di ieri: 635.054, cioè 37.978 in più rispetto al giorno precedente. Capire, comunque, a cosa sia dovuto questo miglioramento dell’indice Rt - dai provvedimenti del governo o da quelli delle Regioni - è complesso, anche perché i fattori da tenere in considerazione sono molti.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE