Covid, in Campania mancano bombole d'ossigeno: "Riportatele in farmacia: salvate una vita"
La carenza di questi strumenti si fa sentire in diverse aree del paese, come denunciato dalle associazioni dei farmacisti, ed è particolarmente sentita in Campania. Ad aggravare la situazione è un malcostume diffuso: quello di non riconsegnare le bombole vuote. Ce ne parla una farmacista di Caserta
La richiesta di bombole di ossigeno domiciliari è aumentata con la diffusione di Covid-19. La carenza di questi strumenti si fa sentire in diverse aree del paese, come denunciato dalle associazioni dei farmacisti, ed è particolarmente sentita in Campania. Giunta regionale e Asl hanno facilitato l'accesso all'azoto liquido, oltre a quello gassoso normalmente fornito dalle farmacie, nel tentativo di tamponare il problema. E sollecitano i farmacisti a ricontattare i clienti cui sono state fornite le bombole affinché le riconsegnino quando non più necessario. Ad aggravare la situazione, spiega infatti una farmacista casertana, oltre alla crescita della domanda per la pandemia contribuisce un malcostume diffuso: quello di non riconsegnare le bombole vuote, che riempite potrebbero essere riutilizzate e salvare delle vite.
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