Chiuse in casa per sfuggire al Covid-19, si sono ritrovate prigioniere, tra le mura domestiche, dei loro aguzzini. Le donne vittime di abusi, durante il lockdown, hanno vissuto un doppio isolamento, sociale ed interiore, e sono i numeri, pubblicati in questi mesi, a dare un’idea di un’emergenza annunciata: femminicidi in aumento, a fronte di una riduzione dei reati gravi, omicidi compresi, una crescita del 119,6 per cento delle chiamate al numero antiviolenza 1522 tra marzo e giugno 2020 e un incremento del 74,5 per cento, solo nel primo mese di lockdown, delle richieste di aiuto ai centri antiviolenza. Numeri che si diluiranno nelle statistiche che, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, torneranno a denunciare gli abusi di genere fuori e dentro casa.
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