Lombardia, Emilia, Calabria, Veneto e Sicilia in zona arancione da domenica
Lo ha annunciato il ministero della Salute dopo la cabina di regia. Rt nazionale superiore a 1 per la prima volta dopo sei settimane
Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria, Veneto e Sicilia in zona arancione
Lombardia, Emilia-Romagna, Calabria, Veneto e Sicilia da domenica entreranno in zona arancione, con le ultime due che hanno chiesto unilateralmente l'imposizione di misure più restrittive. Lo ha comunicato il ministero della Salute in uno nota in tarda mattinata, dopo che i tecnici dello stesso ministero e dell'Istituto Superiore di Sanità si erano riuniti nella Cabina di regia per monitorare l'andamento del contagio a livello nazionale riferito alla settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio. Monitoraggio che aveva evidenziato un aumento generalizzato delle criticità, al punto che l'Rt calcolato sui casi sintomatici a livello nazionale è tornare a sforare il livello 1 (adesso è 1,03). Significa, con i nuovi criteri stabiliti dalla Cabina di regia stessa, che il livello di rischio è quello relativo alla zona arancione, e cioé in cui bar e ristoranti sono limitati al solo asporto, vige il divieto di spostamento tra comuni e le scuole superiori sono obbligate a una didattica a distanza per il 50 per cento degli studenti. Con un Rt superiore a 1,25, invece, si entra nell'ultima fascia di rischio, la zona rossa, in cui com'è noto si applicano ulteriori restrizioni alle attività commerciali e alla libertà di movimento.
Cabina di regia: "Rischio di un rapido aumento dei casi"
"Si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio", scrivono i tecnici della Cabina di regia nel monitoraggio settimanale. Da cui si osserva che l'Rt è superiore a 1 in 10 regioni (in Lombardia è 1,27, uno scenario ipoteticamente da zona rossa). E il peggioramento lo si osserva anche e soprattutto nella crescita dei nuovi casi. Passati da 305 ogni 100 mila abitanti a 313 ogni 100mila abitanti nella nuova rilevazione. Così come pure si assiste a un lieve incremento di posti letto occupati nei reparti di terapia intensiva (da 2565 a 2579). Ecco perche nel testo redatto dopo il monitoraggio i tecnici scrivono che "l’epidemia si trova in una fase delicata che sembra preludere ad un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti". Che è esattamente quanto avvenuto con la firma dell'ordinanza ministeriale di stamane.