La medicina e il medico come nel Politico di Platone hanno raccolto il testimone per guidare il gregge umano. A nulla vale il ravvedimento di Socrate secondo cui la politica è un’arte che – dopo la scomparsa degli dei – ha a che fare con un mondo che cambia, caotico, scosso dalle tempeste e privo di un timone. Il filosofo francese Levy ci invita a riflettere. Cosa ce ne facciamo, nella tempesta, di un esame ippocratico dei casi? La difficoltà dei tempi non richiede forse dei guardiani che abbiano l’audacia e la forza di pensare? Scolpire nel marmo ed enunciare codici? Il dialogo di Platone fa da sfondo a quanto accaduto in questo anno di pandemia e ci impone una rilettura di quanto è stato fatto, comunicato e dibattuto pubblicamente.
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