La repubblica autonoma non ha ricevuto le dosi concordate con l'Italia. L'urgenza di iniziare la campagna vaccinale e le opzioni alternative hanno portato alla scelta di Sputnik, una decisione che potrà avere ripercussioni geopolitiche di non poco conto anche per il nostro paese
La Repubblica di San Marino ha chiuso un accordo con il Russian direct investment fund (Rdif, fondo sovrano russo) per l’acquisto del vaccino russo SputnikV. Le prime dosi del vaccino sono attese già nei prossimi giorni. A queste seguirà poi una seconda consegna per la somministrazione della dose di richiamo da dover fare entro un mese dalla prima inoculazione. “Si tratta di un passaggio importante per la Repubblica di San Marino – ha dichiarato il segretario di stato per gli Affari Esteri Luca Beccari – che dimostra, ancora una volta, l’importanza della sinergia fra Stati: la battaglia contro il coronavirus non deve avere nessun connotato geopolitico e non deve conoscere confini. I piccoli Stati europei come San Marino devono poter assicurare una campagna vaccinale uniforme”. “Questo acquisto – dichiara il Segretario di stato per la Sanità Roberto Ciavatta –, che andrà a sommarsi alle dosi previste dall’intesa con l’Italia, integrerà le nostre scorte al fine di mettere al riparo la popolazione sammarinese nel più breve tempo possibile e colmare il divario rispetto alla campagna vaccinale europea.”
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