Il Foglio Salute
L'attenzione per la salute passa dalla responsabilità sociale. Idee
I progetti di Msd su disabilità, inclusione e popolazioni in difficoltà
Nicoletta Luppi, Senior vice president and Managing director Italy di Msd, ci racconta l’impegno a favore della responsabilità sociale: dalla “diversità” all’inclusione fino alla tutela di popolazioni che abitano aree critiche come Africa e America Latina. Un’attenzione per la salute testimoniata da numeri e risultati.
Da dove trae origine l’intenzione di Msd di dedicare tempo e risorse alla responsabilità sociale? A quanto pare con largo anticipo rispetto all’emergenza tuttora in atto...
Msd è un’azienda con 130 anni di storia, da molto tempo attiva sul fronte della responsabilità sociale: un pilastro cui noi dedichiamo le stesse risorse ed energie che investiamo per i nostri prodotti, e per i nostri servizi innovativi. Ogni anno investiamo a livello mondiale quasi tre miliardi di dollari per realizzare programmi umanitari che siano destinati alle popolazioni che ne hanno maggiormente bisogno. Lo facciamo perché vogliamo generare un impatto concreto nella risoluzione dei problemi che le affliggono, mettendo anche a disposizione il nostro personale e il know how accumulati in anni di esperienza nel campo della salute, che consentono non solo di raccogliere risorse, ma di impiegarle nel miglior modo possibile.
Qualche esempio in particolare di cui vuole parlarci?
Partiamo da “Msd for Mothers”. Ogni 2 minuti, nel mondo, una donna muore per le complicanze legate alla gravidanza o al parto e il 99 per cento di questi decessi avviene nei paesi in Via di Sviluppo. La mortalità materno-infantile ha poi anche un tragico impatto economico: 15 miliardi di dollari è il costo annuale che l’economia mondiale deve sostenere per la perdita di produttività. Nel 2011, Msd ha annunciato all’Assemblea delle Nazioni Unite uno stanziamento di 500 milioni di dollari per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della riduzione dei tassi mortalità materno-infantile. Il “Mectizan Donation Program”, invece, è la più grande e longeva partnership pubblico-privato esistente al mondo. L’oncocercosi (o cecità fluviale) è una malattia infettiva endemica in 33 paesi del mondo che può portare alla cecità o a un grave danneggiamento della vista. Il nostro programma nasce nel 1987 dalla scoperta di una molecola innovativa, efficace e sicura (ivermectina) e da una visione straordinaria: distribuire gratuitamente il farmaco a tutti coloro che ne avessero bisogno, per tutto il tempo necessario. A oggi, Msd ha donato 3,5 miliardi di compresse per un valore di 5 miliardi di dollari, curando oltre 110 milioni di Persone ed eradicando la cecità fluviale in ben cinque paesi. Un terzo progetto che vorrei portare all’attenzione è quello legato alla scoperta, allo sviluppo e alla disponibilità del Vaccino per Ebola: Msd ha collaborato in partnership e “in network” con più di venti organizzazioni tra cui Oms, Msf e altre organizzazioni internazionali per fronteggiare l’epidemia di Ebola Zaire nella Repubblica Democratica del Congo. Infine, anche la tragica esperienza del Covid-19 ha rappresentato un’occasione, peraltro non voluta, per svolgere un ruolo distintivo. Msd Italia ha attivato una maratona di solidarietà dall’inizio del lockdown a oggi, con donazioni per un valore totale di oltre 2,5 milioni di euro per aiutare istituzioni, pazienti e cittadini a fronteggiare il momento emergenziale dell’epidemia Covid-19.
Semplicemente, come nasce e cosa rappresenta nello specifico il progetto Msd Crowdcaring?
Sulla base di questo background di iniziative diverse mirate ad avere un impatto concreto sulla società, nel 2019 abbiamo ideato Msd CrowdCaring, il primo crowdfunding della salute in Italia, con l’obiettivo di supportare i migliori progetti mettendo al centro l’innovazione per persone e pazienti. Attraverso una piattaforma dedicata (eppela.com) diamo la possibilità di portare avanti progetti per migliorare la vita delle persone, dei pazienti e supportare i care giver.
Come?
Facilitando il percorso dei pazienti, includendo l’accesso all’informazione di qualità e all’empowerment del paziente, sfruttando anche le potenzialità del digitale e dei social network. In pratica, con Msd CrowdCaring siamo in grado di catturare i bisogni di salute della vita reale, ascoltando le richieste di soluzioni sanitarie sul web, dare loro voce, renderli visibili affinché più persone ne possano usufruire, attirare molteplici finanziatori per questi progetti che poi, quindi, possono continuare ad andare avanti anche senza Msd. Abbiamo finora supportato 8 call di CrowdFunding e 38 progetti, per un totale di circa 340 mila euro. Per il suo alto valore sociale e innovativo, Msd CrowdCaring ha vinto il premio “Innovation for People” al Web Marketing Festival del 2019. Per il 2021, con Msd CrowdCaring abbiamo in piano di accendere un faro su tematiche come: la disabilità, con progetti volti a promuovere la cultura dell’inclusione di ogni tipo di diversità e l’abbattimento delle barriere, favorire l’inclusione sociale e/o lavorativa e migliorare la vita quotidiana; la Next Generation, con progetti finalizzati ad agevolare la comunicazione e la creazione di network inter-generazionali, creando valore reciproco e abbattimento delle barriere sociali, culturali ed economiche; il supporto alle donne, con progetti volti alla promozione dell’uguaglianza di genere, alla creazione/sviluppo di network di supporto reciproco per le donne, al contrasto di ogni forma di violenza e discriminazione, al supporto per il reintegro delle donne nei contesti socio-lavorativi. Per tutti gli ambiti sopra descritti, la selezione si concentrerà su quei progetti che si rivolgono alla collettività e non ai singoli individui, per dare più vita alla vita, non lasciando indietro nessuno.
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