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"Vaccinatevi", dice la Società Italiana per lo Studio dell'Emostasi e della Trombosi

redazione

"Non è possibile stabilire se ci sia stato un nesso di causalità tra la vaccinazione e gli eventi trombotici", ha scritto la Siset in un comunicato. In cui ricorda che ad aumentare il rischio trombosi non è il vaccino ma il Covid

"La Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi (Siset), in condivisione di quanto espresso dall’International Society on Thrombosis and Hemostasis (ISTH), raccomanda che tutti i soggetti eleggibili si sottopongano a vaccinazione anti-Covid-19 secondo i piani vaccinali predisposti dalle Autorità nazionale e regionali". Lo scrive la Siset stessa in un comunicato teso a fare chiarezza dopo la sospensione delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca "in via precauzionale" da parte di 13 paesi europei, Germania, Francia e Italia in testa.  

"Le recenti segnalazioni di eventi trombotici messi in correlazione con il vaccino AstraZeneca e il ritiro precauzionale di un lotto di vaccino hanno prodotto allarme e ansia nella popolazione", prosegue la Siset. "Tuttavia l’European Medicines Agency (Ema) ha comunicato che alla data del 10 marzo il sistema di vigilanza europeo degli eventi avversi EudraVigilance aveva registrato 30 casi di eventi trombotici in 5 milioni di soggetti vaccinati con il vaccino AstraZeneca. Questo numero è paragonabile al tasso di trombosi abitualmente registrato nella popolazione generale e al momento non è possibile stabilire se ci sia stato un nesso di causalità tra la vaccinazione e gli eventi trombotici o se gli eventi siano avvenuti solo per coincidenza. Negli studi registrativi con stretta sorveglianza degli eventi avversi non è stato segnalato alcun aumento del rischio di trombosi. Alla luce di queste considerazioni e anche tenendo conto che l’infezione COVID-19 in forma clinicamente significativa è associata ad un significativo aumento del rischio trombotico, la SISET ritiene che con i dati attualmente disponibili i benefici della vaccinazione superino nettamente i potenziali rischi,  e raccomanda la vaccinazione a tutti i soggetti, compresi i pazienti con storia pregressa di complicanze trombotiche e i soggetti portatori di anomalie della coagulazione di tipo trombofilico". In sostanza l'invito rivolto verso chi soffre di questa patologia è a temere più gli effetti del Covid che non quelli avversi del vaccino, almeno stando alle evidenze attuali. 

Come ulteriore raccomandazione, viene sconsigliato anche l'utilizzo di farmaci antitrombotici "in occasione o dopo la vaccinazione", a meno che non siano stati precedentemente prescritti dal medico. 

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