cattivi scienziati
AstraZeneca, sicuro ed efficace
Il vaccino passa il secondo esame dell'Ema. I benefici sopravanzano di gran lunga i rischi
Dunque, che cosa ha detto Ema, alla luce delle analisi che ha condotto sugli eventi avversi segnalati per il vaccino AstraZeneca?
1. Il vaccino AZ è sicuro ed efficace. E i benefici della vaccinazione, per quello che vediamo, continuano a superare largamente i possibili rischi. Mai detto nulla di diverso, per la verità, come tutta la comunità scientifica, ma chissà perché, molte persone hanno pensato che Ema a un certo punto avesse detto il contrario.
2. Per quel che riguarda in generale gli eventi tromboembolici, l’incidenza tra i vaccinati è minore che nella popolazione. Ora, non dico che il vaccino fa bene e protegge, ma ricordo che l’incidenza attuale dipende anche dalla diffusione del virus Sars-CoV-2; e questo sottolinea come sarebbe da pazzi esporsi al rischio di eventi tromboembolici molto più grave a causa del circolare del virus, nella paura di indimostrati rarissimi eventi che comunque non sono dimostrati derivare dalla vaccinazione, stando ai dati di Ema.
3. Eventi rari: 18 trombosi cerebrali del seno venoso su 20 milioni di vaccinati. Anche qui, come si era già ribadito su queste pagine, nessuna evidenza di alcun eccesso statistico, nessun segnale di allarme, niente di niente: chiunque abbia con sicurezza affermato nei giorni passati il contrario, magari fuorviato dalle comunicazioni di un istituto tedesco, trova qui una risposta precisa, che non può essere messa ulteriormente in discussione senza dati e statistiche – che si spera la prossima volta saranno comunicati prima, e non dopo certi annunci.
4. Per gli eventi più rari e inusuali osservati (ma non correlati) alla vaccinazione, si chiede per questi di aggiungere un’avvertenza, in modo da rendere edotti vaccinati e medici dei particolari a cui prestare attenzione, aumentando così ulteriormente la stringenza della farmacovigilanza, a ulteriore garanzia di tutti.
5. Non è possibile stabilire né escludere che siano stati i vaccini a provocare i rarissimi eventi cerebrali osservati, nemmeno dopo l’analisi dei referti autoptici, delle cartelle cliniche e di ogni dato utile disponibile; questi eventi restano quindi rarissimi e per ora non correlati al vaccino.
6. Nemmeno se si restringe l’analisi a particolari gruppi di rischio è possibile stabilire una correlazione tra questi tipi di eventi e la vaccinazione; i dati sono al momento così sporadici che non si può spingere oltre l’analisi.
7. Non si sa perché ci sono differenze nell’incidenza di ogni tipo di evento tromboembolico tra Regno Unito e Unione Europea, ma la spiegazione più probabile è che le popolazioni vaccinate fino ad ora siano molto diverse per composizione, fasce di età eccetera. Vedremo se andando avanti queste differenze spariranno, o se invece tutto è dovuto a una differente farmacovigilanza.
8. È allo studio la possibilità che, in realtà, sia una passata infezione a scatenare nel tempo, in rarissimi casi, i rari eventi tromboembolici e coagulativi osservati; questo indipendentemente dal vaccino.
9. Nessuno dei lotti coinvolti negli episodi esaminati è risultato avere problemi: tutti erano perfetti dal punto di vista degli standard di qualità. Non si tratta quindi di un problema di produzione cattiva in determinati siti, come pure era stato ventilato.
Probabilmente, chi segue queste pagine si accorgerà come gli elementi più importanti – la nessuna rilevanza statistica di quanto osservato e la rarità degli eventi in questione – fossero stati già sottolineati su queste pagine; del resto, l’Ema ha sempre sostenuto che i benefici della vaccinazione sopravanzavano di gran lunga i rischi, il che implica che i rischi della mancata vaccinazione che ci siamo assunti hanno superato di gran lunga qualunque beneficio potevamo pensare di raggiungere.