La solidarietà europea e l'immunità del gregge globale
Lo sforzo chiesto a Biden è l'esportazione dei vaccini, non un'ulteriore spinta sulla questione brevetti
L’Europa punta sulla solidarietà come regola globale della gestione della pandemia. E’ pronta a discutere con l’Amministrazione Biden e con la Wto sulla questione dei brevetti dei vaccini, ma le priorità sono produzione e distribuzione come ha detto Angela Merkel e come ha ribadito anche nel fine settimana Emmanuel Macron. “La cooperazione europea ha salvato e sta salvando vite umane e questo è un punto di forza”, ha detto il presidente francese, che ha chiesto al presidente americano, Joe Biden, di “accompagnarci in questo sforzo” di apertura, che in questo caso significa esportazione dei vaccini e degli ingredienti che servono per produrli (è una catena del valore globale).
Gli Stati Uniti si trovano in una situazione di surplus di offerta, anche a causa del fatto che, raggiunto il picco di vaccinazione, ora la cosiddetta “esitazione da vaccino” si fa sentire. Ma l’obiettivo, in America come nel resto del mondo, è l’immunità di gregge che si ottiene vaccinando più persone possibile e utilizzando vaccini affidabili. Le due cose non possono essere slegate, come dimostra il caso piccolo ma significativo delle Seychelles: il 60 per cento della popolazione è stato vaccinato, ma aumentano i contagi anche tra chi ha già ricevuto due dosi. Qui si utilizza il vaccino cinese Sinopharm.