l'annuncio del generale figliuolo
Dal 3 giugno vaccini dai 16 anni in su. Dall'Ema ok al Pfizer sui 12enni
Dal prossimo giovedì le regioni potranno somministrare le dosi a tutti coloro che hanno più di 16 anni. Dopo il via libera dell'Aifa potrà vaccinarsi anche la fascia 12-15 anni: l'obiettivo è immunizzare la popolazione studentesca in vista di settembre
Nel giorno in cui l’Ema annuncia il via libera alla somministrazione del vaccin Pfizer per bambini e ragazzi dai 12 ai 15 anni, il generale Francesco Paolo Figliuolo dice che verrà superato il criterio di priorità per fasce d’età e apre alla vaccinazione di tutta la popolazione under 16 da giovedì 3 giugno. Il cambio di marcia del piano vaccinale è stato annunciato nel corso della visita del generale in Umbria. Figliuolo ha detto che le dosi a disposizione saranno 20 milioni e che saranno attivati anche i punti di somministrazione aziendali. Per rendere ufficiali le nuove regole la struttura commissariale per l’emergenza sta preparando in queste ore una circolare da inviare alle regioni.
Si aspetta l'ok per la fascia d'età 12-15 anni
Dopo il via libera dell’Ema, la settimana prossima anche l’Aifa dovrebbe autorizzare la somministrazione per i dodicenni. A quel punto, ha detto questa mattina Figliuolo, si potrà procedere anche la fascia d’età 12-15 anni, circa due milioni e 300mila ragazzi. Il ministero ha già siglato una convenzione con i pediatri e i medici di famiglia che potrebbero quindi occuparsi della vaccinazione dei più giovani. "Noi avremo sempre un occhio vigile sugli over 60 – ha detto il commissario – ma dobbiamo andare su tutti gli altri: dai punti di somministrazione aziendale, alle farmacie, ai medici di base e più avanti anche ai pediatri, visto che a breve arriverà l'indicazione di aprire anche alla classe 12-15 anni”. A quel punto l’obiettivo sarà creare una corsia parallela per immunizzare la popolazione studentesca, così da consentire la riapertura delle scuole in sicurezza da settembre.
Il punto sulle dosi somministrate
Mentre inizieranno le somministrazioni per i più giovani, bisognerà recuperare terreno anche per gli over 60, che sono al momento la fascia d’età più fragile ancora poco immunizzata. “Ad oggi abbiamo somministrato quasi 33 milioni di dosi, di cui 21 milioni e 800mila prima dose e il restante, circa 11 milioni e 200mila, persone vaccinate. Sugli over 80 abbiamo superato il 90 per cento, sugli over 70 siamo sopra l'80 per cento, sugli over 60 a livello nazionale dobbiamo crescere tutti perché siamo intorno al 62-63 per cento”. Aumentare le somministrazioni è un fattore che da solo non basta. Perché ora c’è da affrontare quella quota di persone che non hanno volontariamente aderito alla campagna vaccinale. Una soluzione che potrebbe essere messa in piedi dalla struttura commissariale è quella di andare a cercare i non vaccinati e sollecitarli. “Dobbiamo andare a intercettare la restante parte di popolazione che ci manca”, ha detto Figliuolo, parlando di “procedure di chiamata attiva”.
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