l'appello
L'obbligo necessario di vaccinare il personale scolastico
"Per sventare il rischio di un altro anno scolastico da casa è indispensabile che gli studenti e tutti coloro che lavorano nella scuola siano vaccinati". La lettera aperta inviata al presidente del Consiglio
Lettera aperta inviata al presidente del Consiglio dei ministri per iniziativa del Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità, 18 luglio 2021. Le adesioni ulteriori a questo appello possono essere fatte pervenire a [email protected]
Signor Presidente, desideriamo esprimerle la nostra profonda preoccupazione per il fatto che a tutt’oggi non sappiamo se e come si intenda garantire un inizio del prossimo anno scolastico in presenza per tutti gli studenti italiani. Anche i risultati delle prove Invalsi hanno purtroppo certificato il drammatico arretramento dei livelli di apprendimento causato dall’emergenza della pandemia in tutta la scuola italiana, in particolare nelle superiori, chiuse per più tempo negli ultimi due anni scolastici. Noi riteniamo che per sventare il rischio di un altro anno funestato dal confinamento a casa di bambini e ragazzi sia indispensabile una legge che condizioni all’avvenuta vaccinazione l’ammissione al lavoro del personale scolastico e la frequenza delle lezioni agli studenti, con la sola eccezione di coloro per i quali ci siano controindicazioni mediche.
Sappiamo delle resistenze verso questo tipo di provvedimento, tuttavia confidiamo che Lei saprà richiamare il governo e il parlamento alla necessità di assumersi questa responsabilità verso il paese e verso l’istituzione scolastica, che è così fondamentale per il futuro dell’Italia e in particolare dei suoi giovani cittadini.
Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte costituzionale; Pietro Ichino, professore emerito di Diritto del lavoro dell’Università Statale di Milano; Marco Bentivogli, coordinatore nazionale di “Base Italia”; Elsa Fornero, professore di Macroeconomia nell’Università degli Studi di Torino; Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri; Enrico Morando, presidente di LibertàEguale, già viceministro dell’Economia; Angelo Panebianco, professore emerito di Scienza politica, Università di Bologna; Lucia Valente, professore ordinario di Diritto del Lavoro, Università La Sapienza; Chiara Frugoni, è stata docente di Storia medievale a Pisa, Roma Tor Vergata, Parigi; Massimo Pallini, professore Diritto del lavoro, Università Statale di Milano; Francesco Perfetti, Già professore di Storia contemporanea alla Luiss di Roma; Roberta De Monticelli, già professore di Filosofia della persona, Università Vita Salute San Raffaele; Sergio Belardinelli, professore di Sociologia dei processi culturali, Università di Bologna; Leonardo Becchetti, professore di Economia politica nell’Università di Roma Tor Vergata; Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale di Pisa; Giovanni Belardelli, professore di Storia delle dottrine politiche, Università di Perugia; Carlo Fusaro, già ordinario di Diritto pubblico comparato Università di Firenze; Gianfranco Pasquino, professore emerito di Scienza politica e accademico dei Lincei; Piero Ignazi, professore di Scienza politica, Università di Bologna; Andrea Del Re, avvocato cassazionista, vicepresidente Scuola Superiore della Magistratura; Enrico Deaglio, giornalista e scrittore