fine del contenzioso
Accordo tra Astrazeneca e Bruxelles. All'Ue 200 milioni di dosi
Si conclude con un'intesa la causa legale che ha riconosciuto alla multinazionale di Soriot "colpe gravi" nelle forniture di vaccini. I dettagli della stretta di mano
Affare fatto tra AstraZeneca e la Commissione europea: la casa farmaceutica anglo-svedese si impegnerà a consegnare 60 milioni di dosi di vaccino entro la fine del terzo trimestre 2021, 75 milioni entro la fine del quarto e 65 milioni entro la fine del primo trimestre 2022. In totale 200 milioni di dosi, per le quali saranno garantiti agli stati membri calendari di consegna regolari e sconti limitati in caso di ritardo. AstraZeneca invece eviterà sanzioni e ulteriori spese giudiziarie, dopo che lo scorso giugno, portata in tribunale dall'Ue per inadempienze contrattuali, era stata dichiarata colpevole dalla corte di Bruxelles.
Da qui una lunga serie di trattative, culminate nella fumata bianca che conveniva a tutti: l'Europa ha bisogno di completare al più presto la campagna di immunizzazione, la società di Pascal Soriot ha già investito molto nel vaccino sul continente, nonostante il dietrofront di alcuni paesi. "Sono molto soddisfatto", ha dichiarato Ruud Dobber, vicepresidente esecutivo di AstraZeneca: "Questa intesa ci consente di andare avanti e battere insieme la pandemia. Siamo pienamente impegnati a produrre Vaxzevria per l'Europa a seguito del rilascio per la fornitura di oltre 140 milioni di dosi fino ad oggi senza scopo di lucro. Non vediamo l'ora di lavorare con la Commissione europea in uno sforzo congiunto per sostenere ulteriormente Covax".
Il procedimento giudiziario era stato avviato ad aprile, con le udienze in tribunale fissate per la fine di settembre 2021. Ma da oggi il quadro cambia e riporta AstraZeneca in corsa per l'Europa: su oltre 1,1 miliardi di dosi di vaccino che la casa farmaceutica ha fornito al mondo, circa due terzi sono state destinate a paesi a basso e medio-basso reddito. Dove invece l'Ue è in ritardo.