i dati del monitoraggio covid
Vaccini e green pass funzionano. La pandemia frena ancora
L'indice Rt scende a 0,82 e l'incidenza si attesta a 45 casi ogni 100 mila abitanti, al di sotto della soglia epidemica. In lieve calo anche la pressione sugli ospedali. In attesa dei dati sulla riapertura delle scuole, il governo pensa ad allentare alcune restrizioni
Vaccini e green pass mostrano i loro effetti sulla variante Delta. E dalla Cabina di regia arrivano, anche questa settimana, indicazioni positive. La pandemia rallenta ancora e continua il calo dell'indice di trasmissibilità Rt: nel periodo 1-14 settembre si attesta a 0,82, in calo rispetto ai monitoraggi delle scorse settimane, quando il dato era pari a 0,85 e prima ancora a 0,92. Una tendenza che si ritrova pure a livello d'incidenza, stimata (con riferimento all'intervallo 17-23 settembre) a 45 positivi ogni 100mila abitanti, dunque in diminuzione rispetto ai 54 di venerdì scorso. Quello di oggi è un dato significativo, poiché si ferma al di sotto di quei 50 casi che rappresentano la soglia d'allerta, sotto la quale è possibile riprendere le attività di tracciamento in maniera efficace.
Si tratta di numeri che trovano riscontro nel calo, seppure lieve, dei pazienti in terapia intensiva, da 554 (14/09) a 516 (21/09), che impegnano il 5,7 per cento dei respiratori a disposizione. Contestualmente, scende anche il tasso di occupazione in aree mediche al 6,8 per cento, con il numero di persone ricoverate che passa da 4.165 a 3.937. Un quadro in cui non ci saranno cambi di colore, con la sola Sicilia al di sopra dei parametri da zona gialla (10 per cento per le terapie intensive e 15 per cento per i ricoveri) che impongono le restrizioni. Più in generale, la gran parte delle regioni italiane vengono considerate a “rischio epidemico basso”, con l'eccezione di Piemonte, Valle d'Aosta e province autonome di Bolzano e Trento, che presentano un “rischio moderato”. Sono queste le rilevazioni principali contenute nella bozza dell'analisi del monitoraggio territoriale discusse oggi dalla cabina di regia, di cui fanno parte gli esperti dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.
Queste indicazioni permettono di guardare con maggior fiducia all'autunno, allontanando la possibilità di chiusure o restrizioni più generalizzate, come era accaduto lo scorso anno. E confermano, se ancora ce ne fosse bisogno, la validità dei vaccini e della campagna vaccinale che ha immunizzato, in base al report del governo, il 77,08 per cento degli italiani over 12, una percentuale che arriva all' 82,62 se si considera solo la prima somministrazione (il 2,89 per cento ha invece già effettuato anche la terza dose, per ora riservata solo ai soggetti più fragili).
Si conferma inoltre l'efficacia di misure come il green pass, anche nelle sue forme più estese, come quelle introdotte a partire dal 6 agosto, che hanno probabilmente contribuito a contenere la diffusione della variante Delta nei mesi estivi. Perché se è vero che le attività si sono svolte principalmente all'aperto, bisogna anche considerare l'effetto turismo. In particolare ad agosto, quando secondo le stime di Cna Turismo e Commercio, sono stati 13 milioni i turisti italiani, 3 milioni più del 2019 e 2,4 milioni sullo stesso mese 2020. Senza contare gli altri 4 milioni arrivati dall'estero.
In questo quadro favorevole il governo si appresta a fare un nuovo check entro il 30 settembre per considerare l'aumento della capienza in teatri, concerti e stadi. La prova del nove, in questo senso, arriverà dai dati relativi alle riaperture delle scuole, il cui andamento non è ancora fotografato dagli ultimi documenti della cabina di regia, ma che rappresenta un elemento essenziale nella strategia di Palazzo Chigi. “Se come tutti auspichiamo la curva dovesse reggere, lavoreremo in pienissima sintonia per allargare ulteriormente le maglie e considerare anche un ulteriore passo avanti sul terreno delle capienze”, ha spiegato il ministro Speranza in occasione della conferenza stampa in cui veniva ulteriormente esteso il green pass ai lavoratori.
Trattamenti farmacologici
Anche l'Italia si sveglia e frena sull'uso dei bloccanti della pubertà
Rapporti alla mano /22