Dalla Germania ai Paesi Bassi altri (mini) lockdown dei non vaccinati
Aumentano i contagi in Europa. Ecco i paesi che tornano a richiudersi per fronteggiare la pandemia
Dopo l'Austria che potrebbe introdurlo nei prossimi giorni in tutto il paese, anche Germania e Paesi Bassi stanno pensando a forme di mini-lockdown solo per i non vaccinati per far fronte all'aumento dei contagi di Covid-19 e alle pressioni sul servizio sanitario. Olaf Scholz, favorito per entrare alla cancelleria a Berlino, ieri ha spiegato che la coalizione semaforo è favorevole a usare la regola delle 2G (il Green pass unicamente per vaccinati e guariti, e non più per chi ha un tampone negativo) per l'accesso ai locali pubblici, ai musei e alle palestre.
Questa è un estratto di Europa Ore 7 di martedì 26 ottobre, la newsletter di David Carretta realizzata con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo. Per riceverla ogni giorno nella tua mail clicca qui e iscriviti
La Germania ieri ha registrato per la prima volta dall'inizio della pandemia più di 50 mila contagi. Nei Paesi Bassi, oltre alle restrizioni per i non vaccinati, il governo di Mark Rutte potrebbe seguire il consiglio del comitato tecnico sul Covid-19 e introdurre un lockdown parziale per due settimane con la chiusura di teatri e cinema e orari ridotti per bar e ristoranti. Nel frattempo a Vienna il cancelliere Alexander Schallenberg ha ribadito di essere “a pochi giorni dall'imporre un lockdown sulle persone non-vaccinate".
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