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Anche a Bolzano propongono il lockdown per i non vaccinati
"Il vaccino ha fatto crollare i posti occupati in terapia intensiva. Una chiusura selettiva come in Austria è la soluzione", dice l'Azienda sanitaria della provincia autonoma
Un nuovo lockdown, ma solo per i non vaccinati. Sul modello di quanto fanno le vicine autorità austriache. È quanto propone il direttore dell'Azienda Sanitaria della Provincia di Bolzano, Florian Zerzer, che osserva con preoccupazione all'innalzamento dei casi sul suo territorio. "I dati non confortanti dell'Alto Adige sono la conseguenza di una copertura vaccinale non sufficiente", dice Zerzer. "Fortunatamente all'aumento quotidiano dei positivi non corrisponde un incremento di ingressi in terapia intensiva. E questo grazie al vaccino che protegge non solo dalla malattia ma anche, e soprattutto, dalle conseguenze più gravi dell'infezione".
Così, adesso, è tempo di correre ai ripari e cercare di prevenire il contagio adottando nuove misure restrittive. "La Provincia di Bolzano guarda con molto interesse alla soluzione adottata a pochi chilometri di distanza, oltre il confine di Brennero: in Austria vige infatti un lockdown molto severo, ma solo per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale".
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