psicosi collettiva
La mania di persecuzione che striscia dentro il popolo fanatico dei No vax
Si sentono vittime, ma la caccia alle streghe la fanno loro. Soluzioni? Proporre al popolo No green pass un biglietto di sola andata in un paese dove i vaccini nemmeno li pensano, e si può morire liberamente (anche per una dissenteria)
Al netto dei vari parassitismi politici, lo sfruttamento da parte dell’estrema destra con il chiaro intento di ottenere un crepuscolo di visibilità oltre tempo massimo, quello che sta accadendo attorno ai No vax e No green pass dovrebbe allarmare ogni giorno di più.
Di forconi e populismi, di grillismi e onestà urlata a squarciagola, ne abbiamo avuti e ne avremo ancora da vivere, ma qui non si tratta di maldestri tentativi di disobbedienza nei confronti del potere precostituito, le migliaia di manifestanti che inneggiano alla loro libertà violentata non avversano un partito piuttosto di un altro, o una manovra politica, o una legge divisiva sul piano etico e morale, il ddl Zan solo per fare un esempio, no, loro hanno per nemico qualcos’altro di ben più profondo e pericoloso da mettere in discussione.
Negli ultimi trent’anni, attraverso l’esplosione del digitale, si è lentamente costruita una contro-narrazione di quello che potremmo definire patto sociale, anzi, senza esagerazione, una contro-narrazione della storia della civiltà umana. Dalle scuole elementari in poi, attraverso lo studio delle varie materie umanistiche e scientifiche, ognuno di noi ha imparato che il progresso di cui oggi si giova l’umanità è figlio delle tante scoperte fatte in ogni ambito possibile.
Per fare esempi da terza elementare, dobbiamo a Marie Curie e al marito l’identificazione del radio e del polonio e i successivi studi sulle radiazioni, radiazioni che sono diventate indispensabili per tutto quello che sappiamo, oppure la scoperta della penicillina per mano di Alexander Fleming, e solo Iddio sa quanti milioni, miliardi di persone sono sopravvissute a infezioni grazie a questo antibiotico. I due esempi banali servono semplicemente a questo: immaginate schiere di urlanti bipedi pronti a darsi battaglia per impedire l’utilizzo delle radiazioni o della penicillina. In quale altra epoca sta accadendo quello che avviene oggi sotto i nostri occhi?
Quella che striscia dentro il popolo dei No vax sembra a tutti gli effetti una psicosi collettiva: costoro si sentono perseguitati, minacciati dalla scienza e da tutti quelli che la difendono. Una mania di persecuzione, la loro, capace di stravolgere qualsiasi valore umano e storico, capace di farli sentire come prigionieri di un lager, dentro un paese liberticida. È o non è il racconto di una mente capace solo di sragionare? Il loro fanatismo somiglia ad altri esplosi nella storia, una caccia alle streghe che non combatte contro un male assoluto e invisibile, ma contro una vaccinazione che sta salvando tutti quelli che l’hanno accettata di buon grado, oltretutto in modo gratuito.
Una soluzione ci sarebbe. In modo totalmente pacifico, senza nemmeno bisogno di alzare la voce, neanche una volta, si potrebbe proporre al popolo dei No vax e No green pass di essere aviotrasportati in un paese dove il vaccino non viene proposto, semmai agognato. Potrebbero così correre in libertà nella loro terra ideale, dove per una polmonite si va al creatore, dove una dissenteria è più che sufficiente per morire. Per loro, una specie di terra promessa.
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