La variante Omicron spaventa Johnson. Nel Regno Unito nuove restrizioni e regole sui vaccini
Terza dose anche dopo tre mesi dalla seconda e per tutti i maggiorenni. E ritorna la mascherina obbligatoria in molti luoghi pubblici, ma non in bar e ristoranti
La diffusione della variante Omicron del virus ha convinto il premier britannico Boris Johnson a seguire i consigli dell'osservatorio sui vaccini, il Joint Committee on Vaccines and Immunization (JCVI). E così il governo del Regno Unito ha modificato il programma di vaccinazione contro il Covid. Due sono i cambiamenti principali e riguardano la fascia d'età e il divario temporale della terza dose. Quando a settembre l'esecutivo aveva dato il via al richiamo vaccinale, questo era stato consigliato soltanto alle persone con più di 50 anni o con vulnerabilità cliniche. Già a inizio novembre il limite di età è stato abbassato a 40 anni. Ora è stato esteso a chiunque abbia compiuto i 18 anni. Secondo i piani originali, la terza dose poteva esser somministrata dopo almeno sei mesi dalla seconda somministrazione. Ora l'intervallo minimo è stato ridotto a tre mesi.
Questa mattina la dottoressa Jenny Harries, amministratrice delegata della UK Health Security Agency (UKHSA), ospite del programma radiofonico Today, della BBC, ha detto che al momento "non abbiamo certezze scientifiche su quanto sia grave la minaccia rappresentata da Omicron" e che le restrizioni anti Covid-19 nel Regno Unito sono ancora "minime rispetto a quanto avrebbero potuto essere". Per questo ha sottolineato che "se tutti diminuiamo un po' i contatti sociali potremmo tenere a bada la variante. Dobbiamo stare attenti, non socializzare quando non ne abbiamo particolarmente bisogno e soprattutto farci somministrare il richiamo vaccinale".
Al momento in Gran Bretagna il 75,9 per cento dei britannici ha ricevuto la prima dose vaccinale e solo il 69,1 per cento la seconda (mentre il 26,7 per cento ha anche la terza). Dati che hanno allarmato anche il governo che sino a qualche settimana aveva sempre evitato di imporre nuove restrizioni nonostante l'aumento dei casi (un modello inefficace per il contenimento dei contagi, come analizzato da Luciano Capone e Giovanni Rodriquez).
Per prevenire la diffusione della variante Omicron però Johnson si è deciso a imporre, da oggi, l'obbligo di utilizzo della mascherina sui mezzi pubblici, negli uffici pubblici, nelle attività commerciali e nella banche. Bar e ristoranti però non sono stati inseriti nella lista.