L'epidemia inizia ad arretrare, dice l'Iss. Nessun cambio di colore per le regioni
Scendono Rt e incidenza. In calo ricoveri e terapie intensive. Quattro regioni e province autonome sono ancora a rischio alto secondo il report della cabina di regia. "Per la prima volta da molto venerdì, non firmerò ordinanze per cambi di colore", dice Speranza
L'epidemia di Covid-19 inizia a dare i primi segnali di arretramento. L'indice di contagio Rt torna al di sotto del valore-soglia 1, attestandosi per i casi sintomatici su 0,97 da 1,31 della precedente rilevazione (l'Rt ospedaliero è a 0,96) e l'incidenza in calo a 1.823 casi per 100mila abitanti (da 2.011 dello scorso monitoraggio) nel periodo 21-27 gennaio. Lo provano i dati della cabina di regia dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute, che sono in calo anche sui parametri di occupazione degli ospedali, per quanto questi restino su valori elevati: al 27 gennaio il tasso di occupazione delle terapie intensive scende al 16,7 per cento (da 17,3 per cento) e quello dei posti letto in area medica scende al 30,4 per cento dal 31,6 per cento.
Quattro le regioni a rischio alto, in buona parte per l'incompletezza dei dati inviati, nove quelle a rischio moderato. "Per la prima volta da molto venerdì, non firmerò ordinanze per cambi di colore delle regioni", dice il ministro della Salute Roberto Speranza. Stando alla tabella degli indicatori infatti, nessuna regione superera le diverse soglie di rischio dei ricoveri per passare dal bianco al giallo, dal giallo all'arancione o dall'arancione al rosso.
Restano in zona bianca Basilicata, Molise e Umbria. In zona gialla Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto. Sono in zona arancione Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle Aosta.
L'intero sistema dei colori dovrebbe del resto avere i giorni contati. Una volta sistemata la questione Quirinale, la prossima settimana è atteso quel provvedimento di semplificazione che le stesse regioni chiedonono da tempo. Dovrebbero esserci poi novità sulle quarantene per le scuole e sulla durata del green pass per chi ha ricevuto tre dosi di vaccino.