Cattivi Scienziati
L'ennesimo articolo delirante contro i vaccini: storia di una pubblicazione
Il pezzo è stato pubblicato dalla rivista Food and chemical toxicology, il cui editor in chief, Jose L. Domingo, si è dimesso dopo una lettera di reclamo da parte da una decina di ricercatori: "L'editoriale è stato l'ultimo chiodo nella mia bara"
Fra l’immondizia pubblicata durante la pandemia circa gli effetti letali che i vaccini contro sars-cov-2 avrebbero, spiccano le produzioni di autori ben noti per le loro posizioni controverse e antiscientifiche su una varietà di diversi argomenti.
Costoro, ogni qual volta vi è la possibilità di cavalcare utilmente polemiche pubbliche che non avrebbero ragione di esistere, puntualmente scelgono la parte cospirazionista per fornirla di un supporto pseudoscientifico, basato sul principio di autorità che viene invocato dagli svalvolati di ogni risma quando possono far leva sulle posizioni accademiche di chi pubblica pseudoscienza.
È questo il caso di un articolo che è stato abbondantemente condiviso dalla comunità degli antivaccinisti, una revisione pubblicata su un giornale chiamato “Food and chemical toxicology” (Fct), che vede come autori la Seneff, che spesso pubblica articoli controversi su riviste a basso impatto su argomenti di biologia e medicina, un naturopata, un microbiologo e un cardiologo.
Ora, star dietro al delirio di questa supposta revisione scientifica, la quale afferma che il vaccino mette a rischio miliardi di vite, è al di là delle mie forze, e soprattutto altri con dovizia di particolari hanno mostrato che razza di immondizia si celi dietro il titolo roboante; qui, invece, vorrei aggiornare i lettori sulla storia di questa pubblicazione.
Innanzitutto, è bene ricordare che l’articolo stesso è stato sottoposto non per caso a Ftc, rivista Elsevier, dato che l’editor in chief della rivista, Jose L. Domingo, professore di tossicologia e salute dell’ambiente presso l'Universitat Rovira i Virgili in Spagna, aveva pubblicato sulla stessa rivista un suo invito a sottomettere articoli che evidenziassero effetti tossici dei vaccini.
In risposta a un tale invito, naturalmente, ci si aspetterebbe che, se qualcuno intende sostenere che gli effetti collaterali non solo ci sono, come è noto, ma vanno ben al di là dei rari casi severi documentati, per mettere a rischio addirittura “miliardi di vite”, egli fornisca prove straordinarie, in supporto di un’affermazione straordinaria.
Invece, è arrivata l’immondizia di Seneff e soci, che, naturalmente, è stata trovata immediatamente manchevole da tutti coloro che abbiano un minimo di capacità di discernimento; così, una decina circa di ricercatori, tra cui alcuni oncologi (visto che nell’articolo originale si sosteneva il legame tra vaccini e cancro) hanno scritto una dettagliata lettera alla rivista, in cui esponevano tutte le manchevolezze riscontrate.
Naturalmente – "quale sorpresa” – lo stesso editor in chief, il professor Domingo, che aveva richiesto quel tipo di merce, non ha fatto altro che rimandare al mittente la lettera, impedendo la sua pubblicazione e imponendo che l’articolo originale rimanesse al suo posto.
Ora, apprendiamo che Domingo, prima del termine del suo mandato come editor in chief di Ftc, si è dimesso.
Per spiegare le dimissioni, ha lanciato una serie di accuse nei confronti del giornale che dirigeva e di Elsevier, fra le quali una è particolarmente rilevante ai fini della nostra discussione:
“Ultimo ma non meno importante. Qualche mese fa ho pubblicato su Fct un editoriale sulla mancanza di pubblicazioni di studi sui potenziali effetti tossicologici dei vaccini per il Covid-19. Non ho alcuna prova, solo sensazioni, ma penso che l'editoriale -e le sue conseguenze, tra l'altro, con un Review-paper pubblicato su Fct che non ho permesso di ritrattare- sia stato l'ultimo chiodo nella mia bara”.
Nessuna paura: il professor Domingo ha comunque altri spazi per promuovere le sue idee circa il modo di prevenire le infezioni di sars-cov-2. Egli è infatti anche editor in cheif della rivista Elsevier environmental research, che all'inizio di quest'anno ha ripubblicato uno studio che era stato ritrattato per la sua insussistenza da Jama pediatrics, intitolato "L'anidride carbonica sale oltre i livelli di sicurezza accettabili in bambini con naso e bocca coperti: risultati di uno studio sperimentale in bambini sani.”
Difendere revisioni che parlano di miliardi di vite a rischio per i vaccini e ripubblicare robaccia ritrattata da altre riviste; forse è questo il modo in cui, al giorno d’oggi, si vince il Nobel per la medicina.
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