Cattivi Scienziati
La sicurezza dei vaccini contro Covid-19 è altissima. L'ultima pubblicazione
Una recente e imponente revisione ha dimostrato l'efficacia di alcune vaccinazioni: quelle contro Sars-cov-2 sono state soggette a uno scrutinio in termini di prove cliniche mai visto per nessun trattamento in precedenza
Trecentodue pagine. Questa è la dimensione di una recentissima revisione pubblicata dalla Cochrane Collaboration, la più prestigiosa e la più indipendente organizzazione medica dedicata all’analisi dei dati di efficacia e sicurezza di farmaci e trattamenti medici. La revisione è dedicata, guarda caso, all’efficacia e alla sicurezza dei vaccini sin qui sviluppati contro Sars-cov-2, revisione condotta partendo da ben 41 trial clinici che hanno coinvolto 433.838 persone e 12 diversi tipi di vaccino.
Cominciamo dall’esaminare i risultati principali di questa monumentale opera, prima di fare alcune considerazioni. Innanzitutto, le conclusioni espresse sinteticamente dagli autori: “Rispetto al placebo, la maggior parte dei vaccini riduce, o probabilmente riduce, la percentuale di partecipanti con Covid-19 sintomatico confermato e, per alcuni, vi sono prove ad alto grado di certezza circa la capacità di ridurre la malattia grave o critica. È probabile che ci sia poca o nessuna differenza tra la maggior parte dei vaccini e il placebo per quel che riguarda gli eventi avversi gravi. Oltre 300 trial clinici randomizzati registrati stanno valutando l'efficacia dei vaccini Covid-19”.
Le parole, quando usate in questo contesto, contano moltissimo: i dati che abbiamo, ci dice Cochrane, sono tutti a favore della vaccinazione, per alcuni vaccini (cioè i primi ad essere sviluppati) così favorevoli da raggiungere livelli di certezza statistica molto alti. Specificamente per quel che riguarda la sicurezza, stando ai dati che abbiamo, la conclusione più probabile è che essi non inducono più effetti gravi dei vaccini; peraltro, va incidentalmente ricordato che, per gli effetti meno gravi, è stato appena pubblicato un bellissimo articolo che dimostra l’effetto nocebo nei vaccinati contro Covid-19 più timorosi degli effetti avversi, con ciò contribuendo a spiegare eventuali eccessi di eventi avversi non gravi nei vaccinati.
Ricordando che i trial clinici escludono o hanno escluso in passato soggetti precedentemente infetti, donne gravide, soggetti immunocompromessi e altre fasce particolari della popolazione, gli autori della revisione giustamente avvertono che a questi soggetti non si applicano le conclusioni che raggiungono; tuttavia, questo vuoto è stato almeno in parte già colmato da studi ad hoc, che, non essendo trial clinici randomizzati di efficacia, non sono ovviamente parte dell’analisi qui in discussione. È esempio di tali studi esclusi quello documentato su Lancet, che riguarda le donne incinte; la ragione in questo caso è ancora più semplice, perché questo studio, oltre a non essere includibile per disegno sperimentale, è stato pubblicato dopo novembre 2021, data a cui sono aggiornati i dati considerati.
L’arco temporale indicato, naturalmente, rappresenta una limitazione fondamentale per quel che riguarda la valutazione dell’efficacia attuale dei vaccini – Omicron e tutte le sue sottovarianti si sono infatti largamente diffuse nel mondo solo dopo il 2021 - ma non certo per quel che riguarda la loro sicurezza.
Vorrei, quindi, concentrarmi su questo punto in particolare, lasciando da parte la valutazione di efficacia, già discussa ampiamente sulla base di dati più recenti.
Il danno vaccinale e i “miliardi di morti possibili” che stuoli di agguerriti, quanto disinformati, commentatori sbandierano per spaventare le persone e per dimostrare una presunta macchinazione ai danni della salute globale, escono nuovamente, e direi ancor più profondamente, smentiti da questo nuovo, possente lavoro di analisi. I vaccini contro sars-cov-2, e particolarmente quelli più usati, sono stati soggetti a uno scrutinio in termini di prove cliniche, soggetti coinvolti nelle sperimentazioni, lavori di analisi di ogni tipo, quale nessun altro trattamento in precedenza. Sono quindi i prodotti la cui sicurezza, e limiti, sono stati ormai più approfonditi: conosciamo quali siano i possibili effetti collaterali, pure quelli gravissimi, e sappiamo che quegli effetti sono troppo poco comuni, rispetto ai danni che si prevengono a valle dell’infezione. E attenzione: prima o poi tutti saremo infettati, a maggior ragione i non vaccinati. Il conto, quindi, è semplice, e i dati di sicurezza che emergono da questa revisione dovrebbero chiaramente indicare cosa sia preferibile, tra virus e vaccino, in fatto di potenziali effetti avversi.
Dunque le balle che vediamo ogni giorno pubblicate nei titoloni di certi quotidiani, titoloni fatti appositamente per giocare allo specchio con i social forum e montare il fumo della rabbia e della protesta cospirazioniste, sono di nuovo rivelate per quel che sono: inconsistenti artifici retorici, usati da chi cavalca la paura per derivare il consenso, salvo poi essere atterrato dalle urne povere di voti che deludono certe ambizioni elettorali e mostrano in uno l’inconsistenza delle bugie e quella del numero dei loro sostenitori.
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