Vaccinarsi dagli antivaccinisti
Massimo Montinari è un medico della Polizia che diffonde paure infondate sui vaccini e vende false cure contro l’autismo. Appello ad Alfano e Lorenzin: fermatelo. La famigerata inchiesta di Trani su vaccini-autismo partì dopo un suo convegno con il pm. Da allora le vaccinazioni sono crollate
Cosa farebbe il ministro dell’Interno se un poliziotto mettesse a rischio la popolazione? Se un rappresentante delle forze dell’ordine organizzasse convegni per spiegare che l’Isis non è pericoloso e spingesse i colleghi a non controllare le minacce terroristiche? Cosa farebbe il ministero se un ufficiale della polizia stradale dicesse pubblicamente che sono i limiti di velocità, l’obbligo delle cinture di sicurezza e del casco a causare gli incidenti e le morti sulla strada? Senza alcun dubbio il ministro Angelino Alfano lo licenzierebbe immediatamente (e per giustissima causa), per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, il rispetto delle leggi e il buon nome della Polizia di Stato. E cosa farebbe il ministero della Salute se un medico prescrivesse terapie da stregone, senza validità scientifica e si adoperasse per porre condizioni favorevoli allo sviluppo di patologie ed epidemie? Sicuramente il ministro Beatrice Lorenzin si adopererebbe per farlo allontanare dall’ordine dei medici e dalle strutture pubbliche.
Eppure c’è un caso in cui queste due ipotesi sono realtà e su cui non sono ancora intervenuti né il ministro Alfano né il ministro Lorenzin. Si tratta della figura di Massimo Montinari, medico capo della Polizia di Stato e dirigente l’ufficio sanitario dell’VIII reparto mobile di Firenze, uno dei più noti medici antivaccinisti italiani, che da anni lancia indisturbatamente allarmi infondati sulla pericolosità dei vaccini, diffonde teorie false sulla correlazione tra vaccinazioni e autismo, e specula sulle paure e le sofferenze delle famiglie prescrivendo finte e costose terapie omeopatiche contro l’autismo. Le responsabilità sono gravissime e di duplice tipo, da un lato il medico della polizia diffonde paure ingiustificate e dall’altro alimenta false speranze. E tutto alla luce del sole. Montinari ha messo nero su bianco le sue teorie in un libro, dal titolo “Autismo”, in cui sostiene che sulla base delle sue ricerche questa sindrome del neurosviluppo è causata dalle vaccinazioni infantili.
Naturalmente si tratta di una tesi falsa, diffusa anni fa da una pubblicazione del britannico Andrew Wakefield, poi condannato e radiato dall’ordine dei medici per aver falsificato in maniera fraudolenta i suoi studi. Montinari non è stato ancora radiato dall’ordine e le sue “ricerche” non sono state mai pubblicate da nessuna rivista scientifica, ma continua a diffondere liberamente le sue pericolose ciarlatanerie, su cui ha costruito un’efficace macchina da soldi: convegni contro i vaccini che causano l’autismo, vendita alle famiglie di bambini autistici di false cure e di perizie per richiedere danni da vaccino nei tribunali.
Secondo le testimonianze raccolte negli anni dai giornali, Montinari percepisce 2 mila euro per ogni perizia e 250 euro a visita, costringendo le famiglie a spendere migliaia e migliaia di euro per seguire il suo “protocollo” che non ha alcun valore per la comunità scientifica. Il “protocollo Montinari” prevede l’eliminazione dalla dieta del glutine e della caseina (proteine del grano e del latte) perché, secondo le sue parole, per i pazienti autistici sarebbero “sostanze simili all’eroina” e prescrive l’assunzione di numerosi preparati omeopatici. Il “protocollo”, pubblicizzato e venduto anche da alcune farmacie (e anche l’Ordine dei farmacisti dovrebbe interessarsi alla vicenda), si basa su teorie senza senso e intrugli senza principio attivo. Nelle sue interviste Montinari sostiene di aver “dimostrato scientificamente” che “l’autismo è strettamente correlato ai vaccini” e di aver “guarito un centinaio di bambini autistici”.
Ma non esiste alcuna evidenza di questi risultati perché Montinari non ha mai pubblicato le sue ricerche seguendo il metodo e gli standard della comunità scientifica, che lui, unico genio incompreso e incorruttibile, considera tutta assoggettata agli interessi delle multinazionali farmaceutiche. Il solito canovaccio, con le stesse trappole logiche e gli stessi meccanismi psicologici, visti all’opera nel corso degli anni per tanti ciarlatani e false cure, dal “siero di Bonifacio” a Stamina, passando per i metodi Di Bella, Pantellini, Hamer e chissà quanti altri.
L’impatto dell’attività di disinformazione di Montinari ha avuto anche effetti su vasta scala, come conferma un esposto presentato dai vertici sanitari della Regione Puglia nel 2014 dopo l’improvviso calo delle vaccinazioni obbligatorie in seguito alle conferenze sul territorio del medico-poliziotto: “Montinari sottoporrebbe presso il proprio ambulatorio molti bambini autistici a onerosi trattamenti – scriveva alla procura di Trani in un duro documento Cinzia Germinario, direttrice dell’Osservatorio epidemiologico regionale – Inoltre, alle famiglie viene proposta, sempre a titolo oneroso, consulenza medico legale finalizzata all’ottenimento dell’indennità. Con questa opera di disinformazione – proseguiva l’esposto della regione – Montinari non solo crea allarme nella popolazione aumentando il rischio di epidemie legate all’abbassamento delle coperture vaccinali, ma persegue il proprio interesse personale attraverso l’arruolamento di famiglie di pazienti autistici”. La dottoressa Germinario non ha saputo nulla di quell’esposto, che è finito nel nulla. E non poteva essere altrimenti, perché l’esposto della regione era stato presentato alla procura di Trani, la stessa che aveva appena avviato un’inchiesta sulla correlazione tra vaccini e autismo, proprio sulla base delle tesi di Montinari.
Ma ciò che è più paradossale è che, come rivelato dalla Stampa, pochi mesi prima il pm titolare dell’inchiesta, Michele Ruggiero, aveva partecipato a un convegno con Montinari in cui il medico metteva sotto accusa i vaccini. “Dopo questa sera i vaccini facoltativi non li faccio fare più”, disse dal palco il magistrato. E dopo quella sera, su impulso di una denuncia di una famiglia con perizia dello stesso Montinari, proprio il pm Ruggiero aprì un’inchiesta sulla correlazione vaccini-autismo, smentita poi dal collegio di consulenti nominato dalla procura. A distanza di due anni, nonostante il clamore con cui mesi fa la stampa ha annunciato l’archiviazione, quell’inchiesta senza fondamento risulta ancora aperta. In ogni caso ha prodotto molti danni: il crollo delle vaccinazioni nella provincia, che all’inizio hanno registrato un picco del 17 per cento e che ancora oggi sono le più basse della regione.
Il “caso Montinari” e la sua propaganda antivaccinista rientrano in una vera e propria emergenza, che secondo i recenti dati pubblicati dal ministero della Salute ha portato a un progressivo calo delle coperture vaccinali. Rispetto a diverse patologie, come per esempio morbillo e rosolia, le vaccinazioni sono scese ben al di sotto della soglia del 95 per cento, che garantisce la cosiddetta “immunità di gregge”, ovvero la protezione indiretta anche per i bambini che per specifici motivi di salute non si possono vaccinare. La cronaca riporta quasi quotidianamente notizie di bambini ammalati e in alcuni casi deceduti a causa del rifiuto delle vaccinazioni. Questo è quello che può accadere quando la magistratura dà credito alle teorie di Montinari e non alle denunce di chiede di fermarlo. La Federazione degli Ordine dei medici (Fnomceo) ha finalmente preso una posizione netta, prevedendo la radiazione dei medici antivaccinisti, ma sebbene in alcune parti d’Italia gli ordini si siano mossi, l’ordine di Firenze, dove è iscritto il medico-poliziotto, non ha ancora aperto alcun provvedimento disciplinare contro Montinari.
I pericoli per la salute dei più deboli sono così rilevanti che sul tema è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati. Lo stesso contrasto – ha detto Mattarella – va posto quando, con scelte causate soltanto da ignoranza, si negano ai figli cure indispensabili. O ancora quando ci si affida a guaritori o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente l’inutilità”. Le parole del capo dello stato descrivono perfettamente il caso Montinari e l’invito a contrastare queste involuzioni non può essere ignorato. E’ il caso che il ministro dell’Interno Alfano e il ministro della Salute Lorenzin agiscano contro un poliziotto e medico che mette in pericolo la sicurezza e la salute dei cittadini.
Cattivi scienziati