Luca Parmitano (foto LaPresse)

Nello Spazio andiamo a comandare

Paolo Galati

Luca Parmitano è pronto per la sua seconda missione a bordo della Iss. Sarà la prima volta in cui un italiano sarà al comando

“Quello che facciamo quando siamo in orbita non è solo per gli astronauti della Nasa o per la Stazione spaziale internazionale (Iss), quello che facciamo è per tutti: per la Terra, per l’umanità, ed è l’unica strada che ci è data per avanzare nella scienza e nella tecnologia”. Così Luca Parmitano, astronauta italiano di 42 anni che nell’estate del 2019 salirà a bordo della Soyuz per andare a fare il comandante della Stazione spaziale internazionale. Sarà la sua seconda missione a bordo della Iss e sarà la prima volta in cui un italiano sarà al comando.

 

Il nome della missione – “Beyond” – contribuirà alla ricerca sul miglioramento delle condizioni degli astronauti in missioni di lunga durata. Non a caso il logo è un casco di un’astronauta nello spazio: riflesse sulla visiera si vedono la Iss e la Terra mentre nel retro si vedono la Luna, Marte e lo spazio profondo. Piccoli grandi segnali del ritorno sulla Luna e della prossima pianta del piede che toccherà il suolo marziano.

 

Ma cosa fa il comandante di una missione sulla Iss? Prima del lancio ha la responsabilità di creare un team coeso e preparato che diventerà il suo equipaggio. Una volta a bordo, sarà il responsabile del veicolo, dell’equipaggio, della sicurezza del volo e del successo della missione. No dai per il 99,9 per cento si annoia facendo scarabocchi nelle riunioni di staff e per lo 0,1 per cento – speriamo di no – avrà qualche botta di sudore nel caso ci fosse qualche anomalia. E poi sarà sempre in contatto con il flight director che è colui (o colei) che da terra rimane in comunicazione costante con la Iss e controlla tutti i controllori di volo – tanti – della missione. Battute a parte c’è un grande entusiasmo per questo riconoscimento a livello mondiale.

 

Alla domanda su come imposterà il suo ruolo di commander, Luca risponde: “Il mio obiettivo sarà quello di mettere ciascuno nella condizione di poter ottenere il meglio”. Grande Luca, andiamo a comandare sulla traiettoria orbitale.

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