In vacanza nello spazio. La Nasa vuole aprire la stazione spaziale ai privati

Ci saranno due missioni l'anno, con l'obiettivo di far crescere un'economia spaziale robusta mentre l'agenzia lavora su obiettivi di lungo termine

La Nasa ha annunciato di volere aprire l'uso della Stazione spaziale internazionale ai viaggi commerciali e agli astronauti privati e che consentirà ai turisti di visitarla per un massimo di 30 giorni. L'annuncio dell'ente spaziale americana è arrivato oggi e il programma sarà attivo a partire dal 2020. Ci saranno due missioni l'anno, ha dichiarato Robyn Gatens, vice direttore della Iss. L'obiettivo, hanno spiegato dalla Nasa, è quello di far crescere una “economia spaziale molto robusta” mentre l'agenzia lavora all'esplorazione spaziale e su obiettivi di lungo termine come mandare uomini sulla Luna e su Marte. In precedenza la Nasa aveva vietato qualsiasi uso commerciale della stazione e proibito agli astronauti di partecipare a ricerche a scopo di lucro. Ma nel 2018 il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di volere privatizzare la parte americana della Iss, mettendo fine ai finanziamenti federali per la stazione dal 2024. Da quell’anno, l'Amministrazione potrebbe avviare un piano di vendita a privati. Secondo il Washington Post, la Nasa ha confermato in un documento che “la decisione di mettere fine al sostegno federale alla Iss nel 2024 non significa che la piattaforma stessa sarà messa fuori orbita in quel momento, è possibile che l’industria possa continuare a gestire determinati elementi o funzionalità dell’Iss come parte di una futura piattaforma commerciale”. La Nasa espanderà le partnership internazionali e commerciali “nei prossimi sette anni al fine di assicurare un continuo accesso degli essere umani e la presenza nella bassa orbita della Terra”.

   

La decisione di oggi della Nasa dimostra che l'agenzia è disposta a coinvolgere ancora di più i privati nelle attività in orbita per puntare a realizzare anche prodotti utili sulla Terra. “C'è molta attività nel settore commerciale” spaziale, ha detto Jeff DeWit, chief financial officer della Nasa. L'ente ha già raccolto offerte e progetti dalle aziende per valutare la crescita potenziale di un'economia nell'orbita terrestre bassa e per stimolare al meglio la domanda privata di voli spaziali umani commerciali. I turisti viaggerebbero su veicoli spaziali americani e un'ente commerciale privato sarebbe incaricato di determinare la composizione dell'equipaggio e di garantire che gli astronauti privati ​​soddisfino i requisiti medici e di formazione per il volo spaziale.

  

La stazione, che dalla fine degli anni novanta orbita a 400 chilometri attorno alla Terra, è un progetto di collaborazione fra diverse nazioni, che permette di attuare molteplici studi ed esperimenti scientifici in condizioni di microgravità. La Nasa spende dai 3 ai 4 miliardi di dollari l'anno per il suo mantenimento e, trasferendo il controllo della stazione, potrebbe avere più risorse per perseguire missioni molto più ambiziose, come gli obiettivi dell'agenzia di costruire una nuova stazione spaziale attorno alla Luna. L'agenzia ha annunciato che intende tornare sul satellite entro il 2024 e portarci la prima donna (che sarebbe anche la prima persona a rimetterci piede da decenni).

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