cattivi scienziati
Sii come Angela, non come Thomas: fatti guidare dalla scienza
Da una parte Merkel, responsabile e accorta. Dall’altra Seitz, deputato negazionista che per una provocazione si è infettato
Quanta e quale pseudoscienza è utilizzata in Italia per ottenere consenso, per fare soldi, per raccogliere voti, clic sui social o lettori? E quanta pseudoscienza, avvelenando l’azione della pubblica amministrazione, delle istituzioni e della politica estende il proprio raggio di azione fino a devastare un intero territorio, accompagnando l’azione di un patogeno epidemico e facilitandone il percorso di distruzione, senza tuttavia che si attenui la convinzione di chi delle idee pseudoscientifiche ha fatto mestiere e di chi ne segue le orme di essere nel giusto, a dispetto di quel che ha sotto gli occhi?
Se guardiamo alla pandemia in corso, potremo facilmente notare come, dai bassifondi di Internet risalendo su su fino alle sedi istituzionali più alte, addirittura alla Camera e al Senato, certe convinzioni fondate su nulla più che l’autoinganno e la presunzione, ma alimentate anche dall’interesse e dallo stesso consenso che raggiungono, sono arrivate a catturare la mente e i cuori di non pochi politici. Parlamentari che affermano con convinzione la scarsa rilevanza del virus e l’inutilità pratica delle misure di prevenzione ne abbiamo visti molti; sbraitano con convinzione le loro rivelazioni, richiedono a gran voce l’uso di pseudocure o cure poco provate – da una parte – ma negano poi che alla fine ci sia qualcosa di davvero importante da curare. Intanto, aizzano il pubblico ad abbandonare ogni misura di contenimento, a partire dall’odiata mascherina, asserendone la dannosità per la salute di chi la indossa. Anche se molti credono che l’Italia sia l’epicentro di una particolare epidemia di pseudoscienza e la patria dei cospirazionisti, la realtà è che si tratta di un fenomeno globale.
Prendiamo la Germania, che ha alla guida ormai da molto tempo una scienziata – Angela Merkel – che ha dimostrato di che pasta sia fatta in alcuni riusciti discorsi pubblici circa il pericolo rappresentato dal virus, le misure da adottare, persino le basi dell’epidemiologia quantitativa. Ebbene, anche nel suo paese si può assistere allo spettacolo di un parlamentare che, dopo una campagna aggressiva di delegittimazione delle misure adottate dal governo in tema di coronavirus, è arrivato a indossare nel Bundestag una finta mascherina, una sorta di reticella arancione bucata, chiaramente impossibile da definirsi utile ad alcuno scopo se non a quello dello sfregio provocatorio. Si tratta del deputato Thomas Seitz, eletto nelle file del partito di ultradestra tedesco Afd. Sì, proprio quel partito che ha invitato la Gismondo a partecipare a un evento negazionista. Dallo scranno ottenuto, Seitz non ha fatto altro che minimizzare e sbraitare, definendo la mascherina una “museruola” – proprio come coloro che protestavano a San Francisco durante l’epidemia di spagnola definirono una “museruola da schiavi” la mascherina che anche allora fu imposta. Ebbene, oggi apprendiamo che il signor Seitz, trovato positivo al virus, è ricoverato in clinica, in condizioni che non debbono essere clinicamente irrilevanti; tanto che un suo collega gli augura buona guarigione e buon rinsavimento.
Il punto è che, con un virus che in oltre l’80 per cento dei casi non si propaga da un infetto a più di un’altra persona, ma mantiene la sua diffusione grazie a pochissimi superdiffusori, anche un singolo negazionista può contribuire a scatenare focolai di dimensioni tali da mantenere l’epidemia incontrollata. Come ho scritto, cioè, il virus può sempre contare, per la sua propagazione, su un’inesauribile scorta di imbecilli; tra i quali è statisticamente possibile che si trovino superdiffusori, i quali renderanno difficile abbassare velocemente la curva epidemiologica anche quando il grosso della popolazione attui rigorosamente le misure di contenimento prescritte. Seitz oggi paga la sua follia. Angela Merkel, guidata dalla conoscenza scientifica disponibile, cerca di porre rimedio alla pandemia. Sii come Angela, non come Thomas.
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