Per pm e complottisti aveva diffuso l'epidemia degli ulivi in Puglia, ora Donato Boscia è stato premiato al Maddox Prize insieme ad Anthony Fauci per aver fatto ricerca scientifica "nonostante le inchieste penali e una campagna diffamatoria”
Da untore, in un periodo in cui l’epidemia riguardava gli ulivi, ad alfiere del metodo scientifico nel mondo insieme a scienziati come Anthony Fauci. E’ la parabola di Donato Boscia, ricercatore dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr, da anni impegnato con il suo gruppo nello studio e nel contrasto della Xylella in Puglia. Proprio per questa attività di ricerca, per essere stato tra i primi a individuare il patogeno giunto dalle Americhe e ad avvisare le istituzioni della pericolosità del batterio scontrandosi con pregiudizi e malafede, Boscia è stato per anni oggetto di una campagna complottista politico-mediatica e di un’inchiesta penale della procura di Lecce che, in sostanza, lo accusavano di avere diffuso insieme ai suoi colleghi l’epidemia e di avere ingannato le istituzioni nazionali ed europee per chissà quali scopi in combutta con le multinazionali. L’inchiesta – che come abbiamo a lungo raccontato sul Foglio si è rivelata inconsistente e incoerente, basata su considerazioni illogiche e addirittura elementi falsi – si è conclusa dopo anni con un’archiviazione.
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